giovedì 13 marzo 2025

Recensione: "La stanza degli ospiti" di Dreda Say Mitchell

La stanza degli ospiti 
di Dreda Say Mitchell 

Editore: Newton Compton
Prezzo: 3,90€
Pagine: 346

Voto: 2/5

TramaLisa, una giovane donna con un passato da dimenticare, non riesce a credere alla propria fortuna: ha appena trovato una bellissima stanza in affitto in una splendida casa. E Martha e Jack, i proprietari con cui andrà a coabitare, sono una coppia gentile e premurosa. Sembra proprio un sogno che si realizza. Fino al giorno in cui Lisa trova, nascosto nella sua stanza, il biglietto di un uomo che annuncia il suicidio. Alla sua richiesta di spiegazioni, Martha e Jack negano che la stanza sia mai stata occupata da qualcuno prima del suo arrivo. Di fronte a tanta sicurezza, Lisa comincia a dubitare di sé stessa... Ma strani eventi iniziano ad accadere. E più cresce il suo desiderio di scoprire la verità, più è chiaro che c'è qualcuno disposto a tutto pur di metterla a tacere. Mentre le mura della casa diventano sempre più opprimenti, Lisa si ritrova intrappolata in una fitta rete di segreti da cui non si può uscire. Possibile che la stanza in cui Lisa si è appena trasferita fosse abitata da un uomo svanito nel nulla?


Tante ottime premesse per poi avere un pugno di mosche... riassumerei così questo libro.

La trama mi ricorda molto Una famiglia di Freida McFadden, solo che quel libro aveva bei colpi di scena e sostanza, qui abbiamo Lisa che si presenta per avere in affitto la stanza disponibile che c'è in questa bella casa dove i proprietari sono Jack e Martha. 
Da subito capiamo che Lisa cerca qualcosa da questa casa e il primo indizio è proprio una misteriosa lettera di addio che ritrova incastrata in un cassetto. 

Fino a pagina 170 ci sopportiamo menate mentali sulla sua stabilità psichica, sulla sua bramosia di risposte, sui suoi problemi che sembrano non abbiano mai una soluzione nonostante i vari aiuti. Sui suoi incubi, sulle sue paturnie, insomma una valanga di problemi che ci ripete in ogni due pagine.
Poi arriviamo a un certo punto dove l'autrice magicamente si sveglia e inizia a mettere dettagli fatti e avvenimenti affinché tu esca dal torpore di rotture di palle Lisa in cui sei caduto, per farti aver voglia quanto meno di arrivare alla fine. 
Arriviamo non dico alla fine, ma a un buon punto verso di essa, in cui mettiamo da soli insieme i pezzi del puzzle, e credetemi in questo sono una schiappa, quindi se ci sono arrivata io probabilmente voi ci eravati arrivati già da tempo, ma tant'è che alla fine ti sciroppi le ultime 50 pagine di menate varie per sapere se alla fine ci hai azzeccato.  Ovviamente si!

Magicamente i suoi problemi puff finiscono e c'è pure il finale carino romantico come se non fosse mai successo nulla in tutta la sua vita. 
Praticamente saputa la verità sta a posto cosi, grazie a tutti possiamo fare la famiglia felice del mulino bianco. E tu sei lì che hai voglia di menargli, perché è una roba talmente assurda che in terapia ci vuoi andare tu, perché non sono situazioni realisticamente possibili. 

Non vi do molti altri dettagli sulla trama sennò veramente addio, vi do solo qualche indizio su questo "thriller ". Un suicidio in misteriose circostanze che viene insabbiato in molti modi, da un altro lato un passato non proprio chiaro anche per via di fatti e coincidenze che non combaciano tra di essi, non è credibile. 

Se vi capita tra le mani in prestito o su qualche bancarella a 1€ potete dargli una chance in spiaggia mentre vi rilassate, altrimenti beh ci sono libri nettamente migliori su cui investire il vostro tempo. Passate tranquillamente oltre non vi state perdendo nulla! 

E voi lo avete letto?

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