giovedì 25 agosto 2016

Recensione: "Tigre, tigre" di Margaux Fragoso

Mollemente spaparanzata in spiaggia dopo una mangiata di pesce vi lascio la recensione dell'altro libro di cui vi parlavo ieri, per poi andarmi a mettere a leggere "Impero" di Alberto Angela che invece è ipnotizzante 😍

Tigre, tigre
di Margaux Fragoso

Editore: Monda
Pagine: 364
Prezzo: 20,00€

Voto: 3/5

Trama: Il padre di Margaux è un portoricano alcolizzato e instabile, capace di esprimere a sua figlia un profondo affetto ma anche di trasformarsi, subito dopo, in un essere violento da cui scappare. La madre di Margaux è una donna mentalmente fragile, incapace di prendere la minima decisione. Quando Margaux conosce Peter un giorno d'estate in una piscina pubblica, rimane incantata dal suo modo di fare. Margaux ha sette anni, Peter cinquantuno. Dopo quel primo incontro, Peter invita spesso a casa sua Margaux e la madre. Per la bambina è l'ingresso in un mondo di sogno, popolato di animali strani, libri, musica e magici giocattoli. Nel giro di qualche mese Margaux si ritrova a trascorrere tutto il suo tempo con Peter. Lui la copre di attenzioni, ma a poco a poco e insidiosamente il compagno di giochi diventa padre, amante e infine oppressore. Affascinante e repellente, affettuoso e infido, Peter si insinua in tutti gli aspetti della vita di Margaux, trasformandola, nel corso di una relazione che durerà quindici anni, da vittima innocente a partner consenziente, da ragazza estrosa e tenera a donna privata della giovinezza e sull'orlo del suicidio. Sarà Peter, alla fine, a chiudere questa straziante, tragica "storia d'amore".


Su questo libro riponevo parecchie aspettative dopo aver visto una video recensione che ne parlava così entusiasta che da quel momento è iniziata la caccia al libro e finalmente su una bancarella l'ho trovato e in vacanza non ho potuto far a meno di portarmelo nonostante il tema non fosse dei più leggeri.. ma... 

Margaux la scrittrice nonché protagonista visto che è la sua esperienza era una bimba vivace e molto graziosa, che viene da una famiglia con una madre che soffre di depressione e un padre instabile a tratti ubriaco che possa dall'amarti al criticarti in un secondo. All'età di 7 anni viene avvicinata da un uomo Peter  di cinquantun anni che entrerà subito con i suoi modi gentili e disponibili nella vita di questa famiglia, nascondendo un segreto.

Da quel giorno Peter prende a frequentare Margaux e anche sua madre tutti i giorni: vanno al parco, mangiano gelato, lui le porta a casa sua dove si occupa di tanti animali.. e lei è affascinata da tutto ciò, lei che viene da una casa dove non c'è felicità, qui ne fa il pieno fino al giorno in cui lui si spinge oltre e nello scandinato gli chiede sottoforma di gioco, di regalo per il suo compleanno che questa bimba lo tocchi intimamente. Da subito lei non vuole, la ripugna l'idea di toccare quest'uomo così vecchio da lei, ma lui sa che corde toccare e la paura di questa bimba ha di perdere il suo amico di giochi la spinge gradualmente ad accettare queste richiede nonostante non le apprezzerà mai.
Gli anni passano e il loro rapporto sfocia in questo amore così malato, così claustrofobico.. oramai sono diventati tutt'uno nonostante lei non apprezzi mai il lato fisico, la gente parla sempre di più, gli assistenti sociali interverranno più volte senza mai poter provare nulla vista la complicità di lei. Due anni rimarranno separati e in quegli anni lui finirà in galera per pedofilia nei confronti delle bimbe affidatarie che gli vengono date, nei confronti di Margaux non verrà mai colpevolezzato per mancanza di prove fino al tragico epilogo in cui lui si suicida.

In libro in cui la scrittrice si mette a nudo completamente, non si vergogna per questo amore così malato, e riporta tutto con estrema lucidità e fedeltà senza cadere mai in scene volgari o pesantemente digeribili da persone che possono essere sensibili a certi temi a certe scene. 
Sinceramente? Anche in questo libro l'ho trovato oggettivamente ben costruito, ma manca quell'empatia, quel pizzico di emozioni in più. L'ho trovato molto chirurgico e freddo, quasi non fosse lei. Ho letto libri sullo stesso genere che emanavano emozioni che ti facevano rabbrividire come se queste brutte cose le stessi vivendo sulla mia pelle, qui invece no. La sua esperienza è vissuta più in base agli avvenimenti in generale, per dire non ci sono scene di stupri o sessi, in generale lei racconta cosa facevano in giro, come vivevano anche nei confronti della gente, come questo rapporto plasmasse i suoi rapporti con gli altri, com'è la sua vita in famiglia. Molte parti risultano un po' soporifere, però non è una lettura che sconsiglio anzi può essere molto d'aiuto per accorgersi magari in un futuro di dettagli, dei campanelli d'allarme che magari non notiamo per quanto leggeri e minimi sono.
Magari non finirà tra i libri da rileggere più e più volte, ma sicuramente è tra quelli che rimarranno nella mia libreria e che consigliere per dire a mia suocera e non a una ragazzina. Comunque mi ha imparato qualcosa nonostante la poca connessione con la scrittrice/protagonista.

mercoledì 24 agosto 2016

Recensione: "Incubo" di Wulf Dorn

Buongiorno a tutti se di buongiorno si può parlare dopo una notte passata così tra una scossa e un'altra, oggi decido che è ora di ritornare sul mio blog abbandonato poverino da luglio, ma tra il lavoro e ora le ferie anche la lettura ne ha risentito molto, infatti avrò letto si e no 4 libri é_é fortuna che in vacanza ho letto tutti e 2 i libri che mi ero portata che sinceramente mi hanno un tantino delusa. Vi lascio la recensione proprio di uno dei due ^^ naturalmente aspetto di sapere cosa ne pensate voi!

Incubo
di Wulf Dorn

Editore: Corbaccio
Pagine: 368
Prezzo: 16.90€

Voto: 3/5

TramaSimon è un ragazzo difficile, rinchiuso da sempre nel suo mondo. La sua vita precipita in un incubo dopo la morte dei genitori in un terribile incidente d’auto, dal quale Simon esce miracolosamente illeso, ma da allora, soffre di fobie, allucinazioni, sogni che lo tormentano ogni notte. Costretto a trasferirsi dalla zia Tilia dopo un periodo di riabilitazione in ospedale, passa le sue giornate esplorando la campagna sulla bicicletta del fratello Michael. Nella zona sembra aggirarsi un mostro: una ragazza è scomparsa, e una notte si perdono le tracce anche di Melina, la fidanzata di Michael, il quale diventa l’indiziato principale. Insieme a Caro, una ragazza solitaria che ha conosciuto nella sua nuova scuola, Simon affronta le proprie paure più nascoste e va a caccia del lupo che miete le sue vittime nel bosco di Fahlenberg. Ma niente è come sembra.


Niente come sembra.. Incubo sembra un grande gioco di prestigio dell'orrore dove la realtà è spaventosamente distorta e il lupo cattivo è in agguato nell'ombra. 

Simon è un ragazzo speciale che ha difficoltà a interagire con gli estranei, a vivere nel mondo all'infuori di quello familiare, ha bisogno che le cose siano secondo i suoi schemi e la matematica è il suo porto sicuro, ma il porto sicuro della sua vita viene mandato all'aria dopo che nel brutale incidente che lo ha coinvolto i suoi genitori hanno perso la vita tranne lui, perché? 
Perché lui si è salvato? Perché si sente in colpa di essere sopravvissuto? Cosa vogliono dire le spaventose allucinazioni che ha? Gli incubi che tormentano le sue notti?

Simon passa i primi mesi dopo l'incidente in un ospedale psichiatrico, ma per lui è giunto il momento di uscire da lì e andare a casa della zia Tilia e dal fratello Mike che abita con lei già da un po' di tempo e a cui è legatissimo.  
I suoi incubi si acutizzano quando una ragazza sparisce misteriosamente e in seguito anche Melina, la fidanzata di Mike sparirà, così insieme a Caro una ragazza che ha conosciuto in un cimitero che poi frequenterà la scuola in cui andrà, decideranno di scoprire da sè chi è il lupo nero che terrorizza la cittadina di Fahlenberg.

Le fobie, la paura di essere dimenticati, di essere abbandonati, sono i padroni del romanzo. Non si sa mai dove finisce la realtà e dove inizia il sogno fino alla fine.

Non è il classico thriller con le indagini di polizia, anzi quest'ultima non si vede se non in una fugace apparizione alla fine, è un libro che ti "intrippa" psicologicamente, la tensione e la paura sono le sue armi e il cervello umano può creare e dare vita a scenari inquietanti e incredibili.


E' il primo libro di questo scrittore che leggo dopo le recensioni entusiaste dei libri precedenti e nonostante sia una lettura che vi consiglio, per la sua adrenalina, per quelle emozioni di panico e attesa che sa creare, per la scorrevolezza con cui si legge, questo libro mi ha lasciato un certo senso di 'ni' che non so neanche io bene cosa sia per qualcosa che mi ha disturbato a fine lettura. 
Ho chiuso il libro sentendomi con una sensazione di vuoto come se il libro dopo l'oggettivo merito che vale la pena di essere letto, non mi sia entrato però dentro, che non mi ha lasciato nulla. 

Leggerò però sicuramente altro di questo scrittore, in edicola ho già adocchiato il libro La psichiatra che intendo prendere e vedremo cosa ne uscirà :) nonostante le mie strane impressioni personali, non posso che consigliarvi questo libro seduti comodamente in spiaggia con un thè freddo sotto l'ombrellone ^^