lunedì 30 luglio 2018

Frasi da: "La libreria di zia Charlotte" di Thomas Montasser

Frasi da: LA LIBRERIA DI ZIA CHARLOTTE
di Thomas Montasser

Potrà risultare sorprendente, ma a volte capita che proprio ciò che è più evidente venga notato per ultimo.

È proprio vero che la letteratura può avvincere una persona e catalizzare tutta la sua attenzione. Puo trasportarci in altri mondi, farci dimenticare le seccature della vita quotidiana,  fino a diventare un tutt'uno con la storia che leggiamo. Persino gli individui più pragmatici cadono preda della sua magia, a patto che la lettura sia quella giusta.

I sipari sono un'invenzione geniale. Sono stati creati per nascondere la banalità e accendere la curiosità verso ciò che è strano, particolare. Per cominciare creano uno spazio per la nostra fantasia, sottraendolo agli sguardi esterni. Avvincono la nostra  attenzione con la necessaria combinazione di mistero e aspettativa. Il sipario della Ringelnatz & Co. funziona in un certo senso da entrambi i lati. Nel proscenio compaiono i protagonisti: titoli selezionati che grazie alla loro attualità, la loro veste particolarmente elegante o lo speciale prestigio conferito loro dalla libraia, attirano la curiosità dei passanti come fari nella notte. [...]

Valerie invece si alzò, posò il libro da una parte, spense le luci e inspirò a fondo il bagaglio di conoscenza di questo meraviglioso gabinetto dei sogni, il profumo di tutti i libri nuovi e vecchi l'aroma delle loro esperienze e promesse, le loro fughe e profezie, le mani che le avevano tenuti, l'accuratezza con la quale cartai, stampatori e rilegatori li avevano realizzati, l'inchiostro con il quale erano stati stampati, il cuoio, la tela, la colla, la copertina, la sovraccopertina, le cuciture, i  segnalibri e le veline. Nessuna profumeria era in grado di creare un bouquet altrettanto perfetto mescolando un numero infinito di aromi come una libreria, dove erano riunite con tanto amore opere vecchie e nuove.

L'anziana libraia possedeva la grande dote, coltivata e perfezionata negli anni, di riuscire a scovare e mettere a disposizione i libri giusti, quasi con una specie di sesto senso. Per i libri "giusti" si intendevano sempre quei titoli che i clienti che entravano nel negozio desideravano leggere. Non capitava quasi mai che quegli stessi clienti sapessi in anticipo cosa volessero. Al contrario: spesso entravano solo <<per dare un'occhiata>>. Inmancabilmente uscivano con uno o più libri, che non di rado cambiavano la loro vita.

Perché non c'è niente di più pericoloso per la gioia della lettura di una persona, e dunque anche per i librai, che legge un libro sbagliato nel momento sbagliato.

la vita a volte si rivela come una serie incalzante di eventi a volte un turbine impetuoso di Sfide a stento superabili spesso come caos ma le cose della vita seguono sempre un ordine ben preciso a cadono una dopo l'altra a ogni attimo ne segue uno nuovo e poi un altro, sono a quando scocca lunltil' ora - e anche dopo,  tutto va avanti in bell'ordine.
il libro ha trovato una forma unica per trasformare questa sequenza naturale in una simultaneità altrettanto naturale Chi legge un libro dalla prima all'ultima riga lo aggiunge al corso convenzionale dell'esistenza ma a volte ci succede di aprire un libro a metà di soffermarci su una frase e di seguire il racconto da lì per così dire come ospite del futuro ci sono libri che chiedono di essere aperti e scoperti a piacere.

mercoledì 18 luglio 2018

Recensione: "Black out" di Gianluca Morozzi

Black Out
di Gianluca Morozzi

Editore: Tea
Pagine: 202
Prezzo: 10,00€

Voto: 3/5

Trama: Un torrido ferragosto a Bologna. Per un blackout tre persone si trovano chiuse in un ascensore: Claudia, studentessa omosessuale che per finanziarsi gli studi fa la cameriera in una tavola calda; Tomas, residente in quel condominio; Ferro, proprietario di una discoteca, efferato serial killer. Ferro non abita in quel condominio, ma vi ha un pied-à-terre che usa per seviziare e torturare le sue vittime. E in quella afosa giornata, Ferro stava proprio raggiungendo una sua vittima, precedentemente incatenata a una sedia. Nessuno dei tre riesce a comunicare con l'esterno, il condominio è deserto per il ferragosto e le loro grida rimbombano nel vuoto. I pochi metri che i tre devono dividersi diventano sempre più angusti, l'aria irrespirabile..

 
Morozzi è stata una piacevole scoperta fatta grazie a Tegamini una blogger che seguo prevalentemente su Instagram e devo dire che Black Out è stata una lettura inaspettata, così come lo è stata Radiomorte, ma di cui vi parlerò in un altro post.

Potrei dire che è stata una lettura claustrofobica a tratti inquietante e macabra, ammaliante allo stesso tempo, sopratutto per la parte riguardante Tony che è un efferato serial killer che sta torturando la sua nuova "preda". 
Poi abbiamo Thomas che è in procinto di fuggire con la sua Francesca ad Amsterdam verso una nuova vita, lontano dallo schifo dei loro genitori e da una Bologna che odiano. 
E infine Claudia che lavora per un porco che la costringe a indossare una divisa che copre ben poco, in un ferragosto deserto, e insopportabilemnte caldo che vuole solo bere e poter anche lei fuggire da tutto.


Tre personaggi diversissimi tra loro, che si ritrovano chiusi improvvisamente dentro l'ascensore del palazzo, deserto il 15 di agosto, con un caldo asfissiante in attesa che qualcuno li soccorra.
Nessuno di loro vorrebbe stare con l'altro, ma costretti dallo spazio angusto devono 'socializzare' quel tanto per non impazzire, per non pensare a che situazione assurda si trovano, dove il campanello dell'allarme non funziona, le porte non si mantengono aperte e per giunta pesano e nessuno sente le loro grida di aiuto.

Ho letto questo libro con un senso di impazienza, di ansia, verso la parte centrale ho trovato dei pezzi divanganti, tappa buchi, ma superate quelle poche pagine, il ritmo rimane costantemente serrato dalla curiosità impellente di leggere, leggere e leggere fino all'epilogo inaspettatissimo!!!!!!


Promosso su tutta la linea, quel senso di ansia mi ha ricordato un po' Bunker diary, solo che in quel caso il finale è stato una caduta di mascella.. questo qui no. Ora devo recuperare tuuuutti gli altri suoi libri, anche perchè sono letture veloci per le quei periodi dove ci vuole qualcosa di poco impegnativo corto ma non troppo!


martedì 17 luglio 2018

Recensione: "Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach" di Fannie Flagg

Se ancora non avete incontrato Daisy Fay dovete assolutamente rimediare!!!



Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach
di Fannie Flagg

Editore: Best Bur
Pagine: 304
Prezzo: 8.90€

Voto: 5/5
 

TramaPrimavera 1952. Shell Beach è un posto come un altro, dove crescere. Certo, è la più sperduta cittadina del Mississippi, e forse trasferirsi laggiù per fare soldi facili con un chiosco sulla spiaggia non è stata un'idea brillante. Ma gli sballati progetti del padre di Daisy Fay Harper non lo sono quasi mai. Daisy Fay, invece, ha progetti più solidi per il futuro: diventare Miss America. E in attesa che il sogno si realizzi scrive sul suo diario tutto quello che le accade. Come dover entrare nel club delle debuttanti di Mrs Dot, assistere al divorzio dei genitori dopo il sospetto incendio del chiosco, aiutare il padre a vivere dei più strampalati espedienti - incluso far passare la figlia per morta e poi risuscitarla grazie alle miracolose doti di un ciarlatano - e non smettere mai di cercare ostinatamente la propria strada.



Un libro che come sempre è risultato essere una lettura meravigliosamente piacevole.. È come un cioccolatino che ti si scioglie in bocca. 

La piccola Daisy Fay di 11 anni è una caramella di quelle frizzanti in bocca, che nel suo diario, senza censure, con una sincerità di cuore, un po' goffa e spensierata riporta fedelmente le sua vita, le sue avventure, le persone che conosce, della madre super protettiva che cerca di tenerla sulla retta via e sopratutto lontana dagli esempi del padre che una ne pensa e cento ne fa e per giunta che ama la birra un po' troppo.


Ma che ho riso poco quando ho letto che scavava tunnel sotto la sabbia del bar fino a far pendere la struttura, e lei tutta candida non sa come sia potuto accadere... un libro che mi ha fatto celare dalle risate dall'inizio alla fine!!!!!

Siamo come sempre nello stato del Missisipi a Shell Beach perchè il padre ha deciso che in questo posto sperduto potessero diventare ricchi, un paesini con cinquanta anime per giunta strambe negli anni '50 e una bambina super frizzante che ha un suo modo di vivere e guardare la vita. Una bimba che rimane con il padre perchè lei deve accertarsi che non si cacci nei guai. E intanto che questo suo diario va avanti con il tempo la vediamo mentre cresce e incontra davnti a sè nuovi ostacoli che supera con talmente tanta goia e spirito che ti mette gioia! 


Il termine per "catalogare" questo libro è felice!! E veramente di cuore che ve lo consiglio perchè Daisy Fay è una piccola protagonista che non si può non amare anche se lei non la pensa così, insieme alla varitva di personaggi che incontra vi sapra far ridere a crepapelle. 😁