venerdì 19 giugno 2020

Wrap up maggio 2020

(... Fra poco finisce pure giugno e io scrivo il post di maggio....) Maggio è stato un mese magro e triste sul fronte letture... anche sul fronte vita visto che io in quarantena ci stavo bene ahahhahahha la mia asocialità è uscita in tutto il suo splendore nel periodo di chiusura aaaaaah che bei momenti solitari che ho avuto... ma vabè la vita e il lavoro mi hanno richiamata all'ordine e le letture e i post sono stati accanonati un po'...



Il treno dei bambini di Viola Ardone profuma di casa, profuma di posti conosciuti, ma con una storia di cui ero all'oscuro, quella dei bambini del sud che nel dopo guerra venivano mandati dalle famiglie del nord affinchè potessero un po' magiare, andare a scuola, vivere una vita quantomeno agiata e normale rispetto alla povertà e all'ignoranza che c'è al sud o comunque "liberarsi" per qualche tempo di una bocca in più che grava sulle spalle.


Bed time di Aberto Marini... ho fatto fatica a ingranare la marcia di lettura, perchè bed time è un libro malato, con un protagonista malato. E' un libro che ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi per spararti nella mente psicotica di lui e delle sue assurde azioni, però una volta che sei dentro devi assolutamente arrivare fino alla fine perchè vuoi, devi sapere fin dove riuscirà a spingersi il protagonista nella sua follia e devo dire che il finale è assolutamente azzeccato!! Per fortuna che non l'ho abbandonato come era mia intenzione!



E voi cosa avete letto a maggio?

mercoledì 17 giugno 2020

Recensione: "Il treno della paura" di Jeremy De Quidt

Il treno della paura
di Jeremy De Quidt

Editore: Piemme
Pagine: 185
Prezzo: 16,00€

Voto: 3/5

Trama: Accortosi di aver preso il treno sbagliato, un ragazzo scende alla prima fermata. È tardi, e si ritrova su una stretta banchina avvolta nell'oscurità. Sembra deserta finché non compare un uomo con un cagnolino che si offre di tenergli compagnia. Per ingannare il tempo in attesa dell'arrivo del treno che lo riporti a casa, lo sconosciuti gli racconta delle storie. Solo che non sono semplici storie. Sono veri e propri incubi a cui non puoi sfuggire, se non pagando un prezzo altissimo...


Il treno della paura è una raccolta di racconti rivolta a un pubblico giovane, anche se raccolta di racconti non gli s'addice, sono più dei racconti in una storia.

Un ragazzino nella fretta di salire, prende il treno sbagliato e quando se ne rende conto decide di scendere alla prima fermata utile con la convinzione di prenderne uno che torni indietro per poi prendere quello giusto, solo che scende in una fermata insolita, dove non c'è nessuno di passaggio, non ci sono luci, nessuno in stazione, non ci sono case o cose nelle vicinanze e con il passare del tempo neanche treni e la batteria del telefono per chiamare il padre naturalemnet è morta.
All'improvviso arriva uno strano signore a passeggio con il suo cane e una lanterna che si offre volontario nel fargli compagnia raccontando al bambino 8 storie per ingannare il tempo. Solo che questi racconti si riveleranno inquietanti e sinistri, così come si rivelerà inquietante e terribile il risvolto finale del libro dopo le storie...

É un libro sicuramente per ragazzi però caspiterina l'autore ci si è messo d'impegno per lasciare ogni finale di storia con quel sottile file di inquietudine del detto non detto, riproponendolo poi a fine libro come finale inaspettato. Più che racconti quelli dell'uomo paiono incubi come dice anche la quarta di copertina. Leggendo i racconti anche io a tratti sono stata presa dal guardarmi intorno, un po' come volevano essere i Piccoli brividi di quando eravamo ragazzini, questo libro mi avrebbe fatto guadagnare notti insonni più che brividi sopratutto in un determinato racconto, quello di una ragazza in casa e una luce non proprio stabile... la scrittura è molto basilare e immediata, forse questo lo categorizza come per ragazzi, ma vi posso assicurare che si può leggere tranquillamente anche da più grandi e “regalerà” anche a voi momenti di leggere ansia... leggera più o meno...