sabato 4 maggio 2019

Recensione: "Come fermare il tempo" di Matt Haig

Come fermare il tempo 
di Matt Haig

Editore: Edizioni E/O
Pagine: 368
Prezzo: 18,00€

Voto: 4.5/5

TramaPensate a un uomo che dimostra quarant’anni, ma che in realtà ne ha più di quattrocento. Un uomo che insegna storia nella Londra dei giorni nostri, ma che in realtà ha già vissuto decine di vite in luoghi e tempi diversi. Tom ha una sindrome rara per cui invecchia molto lentamente. Ciò potrebbe sembrare una fortuna… ma è una maledizione. Cosa succederebbe infatti se le persone che amate invecchiassero normalmente mentre voi rimanete sempre gli stessi? Sareste costretti a perdere i vostri affetti, a nascondervi e cambiare continuamente identità per cercare il vostro posto nel mondo e sfuggire ai pericoli che la vostra condizione comporta. Così Tom, portandosi dietro questo oscuro segreto, attraversa i secoli dall’Inghilterra elisabettiana alla Parigi dell’età del jazz, da New York ai mari del Sud, vivendo tante vite ma sognandone una normale. Oggi Tom ha una buona copertura: insegna ai ragazzi di una scuola, raccontando di guerre e cacce alle streghe e fingendo di non averle vissute in prima persona. Tom deve a ogni costo difendere l’equilibrio che si è faticosamente costruito. E sa che c’è una cosa che non deve assolutamente fare: innamorarsi.


Tom è un po' speciale anche se lui non si reputa tale in quanto è affetto da una rara malattia che gli impedisce di invecchiare come tutti. Lui infatti ai giorni nostri dimostra circa 40 anni ma è nato nel 16 secolo. La loro società li chiamano gli Albatros o Alba e la loro missione e cercare gente come loro per potersi proteggere gli uni con gli altri e per tutelarsi da occhi indiscreti che notano che non cambiano mai ogni 8 anni più o meno, lui si sposta cambiando lavoro e identità, con l'unica costante ricerca di sua figlia Marion anch'essa come lui di cui ha perso le tracce dopo la morte della sua adorata Rose molti secoli addietro. 

In Come fermare il tempo leggeremo la sua storia presente, ma anche della sua storia passata, di tutti quegli avvenimenti che in
qualche modo lo hanno plasmato e a cui si ritrova a pensare in vari avvenimenti, come quando spiega Shakespeare e gli torna alla mente quando lo ha conosciuto, e questo salto avanti e indietro ci porta anche a comprendere in un piano filosofico sul senso della vita, sulle varie delusioni, su tutti quegli avvenimenti che si evolvono portandoci a fare determinate scelte.

Il tempo è un po' il protagonista che fa da padrone insieme a Tom. Questo tempo che ci scorre tra le mani, questo tempo che ci condiziona, in cui dobbiamo correre, fare, fare senza godersi gli attimi. 
Tom un po' è la personificazione di ognuno di noi, che nel presente rimugina al passato, soffrendo per le cose dette o non fatte, tutti quei "E se..." che abbiamo lasciato dietro. Tom è un po' noi quando non sappiamo proiettarci nel futuro, nelle mille possibilità che ci sono, che possiamo cogliere perché impegnati a pensare a quelle che abbiamo fatto, è colui che non sa vivere il presente dandolo per inutile e poco costruttivo, perché solo nel futuro o nel passato ci saranno cose importanti, tralasciano che "ora" è fondamentale come lo sono gli altri, perché infondo ora come spazio temporale c'è, è presente ma il futuro? 
Tom è un po' il nostro mal di vivere, che si sente inadeguato, un po' spaesato in un mondo che a volte cambia talmente in fretta da lasciarci indietro invece di coglierlo al volo. 

E' un libro ricco di citazioni, di piccoli momenti di riflessione, di spunti su cui soffermarci, in mezzo a una narrazione che ci muove in avanti senza tempi morti, che ti trascina nonostante sia ricca di contenuti sia in fatti di appunto riflessione, sia di avvenimenti. 
E' un libro la cui forza stilistica riesce alla grande e dove quello che poteva riuscire come un libro insulso e assurdo o come un libro troppo moralista e pesante, invece, è una fusione perfetta, che ci spara dritti alla fine soddisfatti di quello che abbiamo letto sotto ogni punto di vista!! 



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