giovedì 29 agosto 2019

Recensione di letture vacanziere #2: "Nel guscio" di Ian McEwan

E via al 2 libro di 10 questa volta però vi parlo di quello che più mi ha delusa, fatta incazzare e che di cui mi sbarazzerò alla velocità della luce per quanto io non lo possa più vedere!

Nel guscio
di Ian McEwan

Editore: Einaudi
Pagine: 173
Prezzo: 12,00€

Voto: 1/5

Trama: Una donna, Trudy, suo marito John Cairncross, editore e poeta, e l'amante di lei nonché fratello di lui, Claude, agente immobiliare senza troppi scrupoli. Un triangolo destinato a concludersi nel sangue quando Trudy e Claude decidono di uccidere John, per impadronirsi della sua prestigiosa e decadente casa di famiglia. L'unico testimone del loro crimine è il narratore della storia, il bambino che Trudy sta per mettere al mondo; che non può vedere eppure è in grado di sentire ogni cosa. E attraverso le sue sensazioni, le sue ipotesi e i suoi dubbi scopriamo i dettagli del delitto e soprattutto i passi falsi dei due complici. Un romanzo sorprendente, un thriller unico nel suo genere raccontato dal novello Amleto che una madre assassina porta in grembo.



Quante aspettative infrante sin dalla prima pagina! 


Un progetto di omicidio del marito ordito dalla moglie e dal suo amante, nonchè fratello di lui, raccontato dal bambino che questa in grembo. 

Visualizzate queste due righe e ditemi se non mi si sparano nel cervello aspettative altissime. 

Ora prendete il libro e ditemi se secondo voi un bambino di 8 mesi in pancia può parlare per 173 pagine di religone, politica, economia e roba simile. Cioè non è una cosa realistica, certo direte voi perchè far raccontare quello che succede attraverso le "orecchie" del bambino in pancia lo è? 
Certo che no, ma in un qual senso potrebbe essere plausibile, visto che non sappiamo cosa realmente sentano o provino i bimbi in pancia e potrebbe pure esserci che ascoltino e quindi lui cerca di costruire quello che succeda all'esterno, di captare i sentimenti della mamma verso di lui, ma farlo parlare di cose difficilissime fra poco anche a noi essere adulti no dai è troppo!!!!! 
Che poi tolto questa grande gaff il libro mi è pure piaciuto, l'evolversi della storia, la caratterizzazione dei personaggi attraverso gli occhi del bimbo, che vuole condannare la mamma per quello che sta progettenhdo di fare per il papà, il suo desiderio di conoscerla, di non voler essere abbandonato... ma quando leggi di un bambino che vorrebbe scegliersi il vino da bere attraverso la mamma, e parlare della morale sugli omicidi mi vien voglia di bruciare il libro o di buttarlo a mare visto che ero in spiaggia! Dai è troppo, manco io infagotto le mie conversazioni e i miei pensieri con simili argomenti! Che poi nella prima pagina il bimbo dice di noi saper a cosa associare la parola verde o blu, perchè non può vedere cosa sia realmente siano quelle parole e nella parte dopo tiè parla di morale... 😶😶 mi stai prendendo per il culo McEwan??? Bocciato, bocciatissimo mamma quanto mi ha fatto incazzare questa cosa, mi ha rovinato il libro e le aspettative!!!! 

Se qualcuno di voi è interessato a uno scambio è vostro😂

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