di Vasilij Grossman
Editore: Adelphi
Pagine: 79
Prezzo: 7,00€
Voto: 5/5
Penso che in vita mia io non abbia mai pianto su un libro che parlava degli orrori della seconda guerra mondiale, perchè siamo un po' assuefatti, forse perchè sappiamo cosa sono stati capaci di fare i nazisti, cosa succede dentro i campi di concentramento, e pensavo di essere "pronta" o di sapere cosa stavo per leggere, un'altra testimonianza, ma questo.. a questo non ero pronta.
A metà libro e contate che di pagine ne sono 80 ho dovuto chiudere perchè ero in una valle di lacrime. Una valle di lacrime perchè solo una cattiveria profonda, inspiegabile a noi "gente normale" può partorire una macchina infernale di morte come Treblinka. Un campo dove si arriva per morire direttamente, non c'è lavoro per loro come speranza di vita, dove la gente viene brutalmente menata per arrivare nelle camere a gas e spogliata dei loro averi, della loro dignità e infine della loro vita il tutto appena arrivano con il treno dentro Treblinka. Grossman ci racconta i fatti in maniera diretta, senza giri di parole e senza addolcire la pillola, penso sia uno dei racconti più crudi e terribili che ho letto fin'ora.
Veramente io sono senza parole per descrivervi quello che ho letto, penso che per rendervi conto di questo orrore voi dovete leggerlo con i vostri occhi.
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