Non ho mai capito il senso dei funerali con la bara aperta. La gente si mette in fila per guardare dentro una scatola rettangolare dove già c'è una persona cara, con il viso coperto da strati di trucco per nascondere il pallone e le labbra cianotiche.
Per non parlare dell'odore stucchevole delle camere ardenti, reso ancora più insopportabile dal profumo nauseante di un'infinità di fiori.
Trovo che i funerali siano piuttosto macabri. Mentre guardo la bara di quercia e mia sorella, con le mani incrociate sulla pancia in modo naturale, riesco solo a pensare a quanto sia tutto sbagliato.
Quella non è Violet. Non può essere.
<<Mi dispiace molto per la vostra perdita. Era una ragazza meravigliosa.>> La stessa maledetta frase che i presenti ripetono in continuazione ai miei genitori davanti alla bara.
Ignorano le persone che entrano nella camera ardente e attraversano il tappeto rosa sbiadito fino alla bara, con i loro cappotti ricoperti di neve sciolta, e torno a concentrarmi su Violet.
Vi sforzi trattenere le lacrime e infila la mano nella tasca del vestito nero. Tra le dita, stringo il biglietto stropicciato che viene dato poco più di una settimana fa.
Acta deos numquam mortalia fallunt.
Stai attenta a Tooth and Talon. Segui il cammino di Anubi.
Violet
A forza di aprirlo, il sigillo di cera si è sgretolato e i bordi della carta spessa si sono arricciati verso l'interno. Leggo la frase in latino, ripetendomi mentalmente la traduzione.
Le azioni dei mortali non ingannano mai le divinità.
(All the Devils. L'inferno è qui di Catelyn Wilson)