giovedì 19 gennaio 2017

Chi ben comincia... #138: "L'amica geniale" di Elena Ferrante

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Mentre fuori nevica, la luce salta, la tv non si vede, dopo che ho passato la giornata praticamente a leggere e scrivere recensioni vista l'assenza di luce da ieri notte, ne approfitto per preparare un po' di post per il blog infatti lo vedrete giovedì 19, ma lo sto preparando il 17.. ma chiacchiere a parte vi lascio con l'incipit del libro che ho appena finito di leggere e di cui ho scritto pure la recensione. Mi aspettavo tanto d questo libro e devo dire che è stata una lettura molto bella! 



Stamattina mi ha telefonato Rino, ho creduto che volesse ancora dei soldi e mi sono preparata a negarglieli. Invece il motivo della telefonata era un altro: sua madre non si trovava più.
<<Da quando?>>
<<Da due settimane.>>
<<E mi telefoni adesso?>>
Il tono gli dev'essere sembrato ostile, anche se non ero né arrabbiata né indignata, c'era solo un filo di sarcasmo. Ho provato a ribattere  ma l'ha fatto confusamente, in imbarazzo, un po' in dialetto, un po' in italiano. Ha detto che s'era convinto che la madre fosse in giro per Napoli come al solito.
<<Pure di notte?>>
<<Lo sai com'è fatta>>.
<<Lo so, ma due settimane d'assenza ti sembrano normali?>>.
<<Si. Tu non la vedi da molto, è peggiorata: non ha mai sonno, esce, entra, fa quello che le pare.>>
Comunque alla fine si era preoccupato. Aveva chiesto a tutti, aveva fatto il giro degli ospedali, si era rivolto perfino alla polizia. Niente, sua madre non era da nessuna parte. Che buon figlio: un uomo grasso, sui quarant'anni, mai lavorato in vita sua, solo traffici e sperperi. Mi sono immaginata con quanta cura avesse fatto le ricerche. Nessuna. Era senza cervello, e a cuore aveva soltanto se stesso. 
<<Non è che sta da te?>> mi ha chiesto all'improvviso.
 La madre? Qui a Torino? Conosceva bene la situazione e parlava solo per parlare. Lui si che ra un viaggiatore, era venuto a casa mia almeno una decina di volte, senza essere invitato. Sua madre, che invece avrei accolto volentieri, non era mai uscita da Napoli in tutta la sua vita. Gli ho risposto:
<<No che non sta da me.>>
<<Sei sicura?>>
<<Rino, per favore: t'ho detto che non c'è.>>
<<E allora dov'è andata?>>

- L'amica geniale di Elena Ferrante -

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