sabato 18 febbraio 2017

Recensione: "La storia infinita" di Michael Ende

In questa serata grigia e fredda vi lascio una recensione grigia come il tempo ;p se volete leggere il suo incipit vi lascio il LINK dove trovarlo. Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate! 🙂

La storia infinita
di Michael Ende

Editore: Tea
Pagine: 436
Prezzo: 11,00€

Voto: 2,5/5

TramaBastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi.



"La storia infinita"... una delusione, un'avventura infinita per quel che mi riguarda, 2 settimane per leggere un libro di 436 Pagine. 

La storia di Sebastiano parte con il raccontarci di questo bimbo bruttino, un po' goffo, che dopo l'ennesima presa in giro da cui sta scappando si imbatte nella piccola libreria del burbero signor Coriandoli.
Da subito Sebastiano, che ama i libri, le loro storie da cui trova conforto e riparo dalla realtà e da un padre assente dopo la morte della mamma, viene attratto dal libro che sta leggendo il libraio. 
Un libro dalla copertina viola con due serpenti aggrovigliati tra loro. In un momento di distrazione, preso da un impeto di coraggio, Sebastiano lo ruba, perché sente che deve leggere quel libro, sente da esso un richiamo che non può fare a meno di rispondere e scappa a nascondersi in un sgabuzzino della scuola dove non va nessuno perché pieno di roba rotta e inutilizzata e vi si chiude dentro per non essere trovato. Non importa che il padre si possa arrabbiare, anzi crede che neanche se ne accorgerà della sua scomparsa, non si cura di nulla perché sente che leggere quel libro è di vitale importanza, poi con quel titolo è impossibile non arrendersi: "La storia infinita". Il libro che tutti i lettori vorrebbero leggere, un libro che non ha mai fine, che non ti stancheresti mai di sapere come continua.

La storia infinita narra del regno di Fantasia dove regna l'Infanta imperatrice, che si è ammalata con la conseguenza che il regno pezzo pezzo sta scomparendo in buchi neri, così incarica Atrieu un giovane coraggioso di trovare colui che può salvare Fantasia. 
La prima parte perciò ci narra delle sue avventure, dei pericoli che deve affrontare, degli enigmi da risolvere, degli amici e dei nemici che lo accompagneranno fin quando non troverà il Lettore, nonché Sebastiano, che deve arrivare dentro al libro. 

La seconda parte, che poi è quella che mi è piaciuta di meno è quando Sebastiano affronta il suo viaggio a Fantasia, dove conoscerà tanti bizzarri abitanti del regno, ma per lui non sarà solo un viaggio avventuroso, sarà anche un viaggio dentro sé stesso, dove imparerà che non sempre quello che noi desidereremo essere è poi un bene, che essere bello, forte e coraggioso, impavido è sinonimo di perfezione, perché ciò che ci rende unici e speciali sono proprio quelli. Siamo perfetti con le nostre imperfezioni, con la nostra timidezza, o con i nostri kg in più, con i nostri brufoli, la nostra reticenza a buttarci a capofitto in situazioni del tutto nuove... e questo Sebastiano lo imparerà a sue spese. Prima dava per certo che ormai il padre non gli volesse più bene e che sparisse questo neanche se ne sarebbe accorto, invece, ha capito che ognuno di noi può avere un periodo di smarrimento in cui ci chiudiamo in noi stessi, ma non vuol dire che ci dimentichiamo o smettiamo di amare le persone a noi care.   

È un libro pieno di begli insegnamenti sotto forma di una grande avventura, solo che io ho un difetto, a lungo andare non amo la prolissità, mi diventa pesante andare avanti nonostante gli scenari e gli avvenimenti cambiassero spesso, facevo fatica a continuare, oltre a quello che forse è il dettaglio che ha inciso più sulla riuscita di un libro: il personaggio. Ho adorato Atrieu, ho divorato letteralmente a sua parte, la sua storia, il drago della Fortuna che salva mentre io ero li che facevo il tifo per lui dentro di me, ma ho detestato Sebastiano. Purtroppo è stato "prurito" fin dal primo incontro e più andava avanti e più mi allontanavo da lui tant'è che per leggere il rimanente ho impiegato 2 settimane, perchè proprio non provavo né simpatia, né affetto, né tenerezza, né pietà... nulla, se mai fastidio andando sempre più avanti nella storia, fino all'ultima pagina a cui sono arrivata stremata, stanca e nervosa e non mi piace arrivare alla fine di un libro in questa maniera.

A suo favore devo dire che comunque i paesaggi, i personaggi delle varie civiltà, le avventure sono tutte strepitose, cioè Michael Ende ha una fantasia eccezionale!

Consigliato? A un pubblico giovane sicuramente, in ogni caso fatevene un'opinione personale perché quella è sempre la migliore, visto che in giro piace a quasi tutti! Io come al solito amo fare la pecora nera, ma almeno mi sono tolta la soddisfazione di leggere questo libro che desideravo da tempi immemori.. dal mi salottino è tutto, e vi auguro come sempre tante belle letture e buon sabato sera!



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