martedì 13 febbraio 2018

Recensione: "La lunga marcia" di Stephen King

Letto ad agosto 2017 per il project ten books, ed è uno di quei libri che all'inizio ti salutano tranquillamente, ma che restano a distanza di tempo prepotentemente nella memoria!

La lunga marcia
di Stephen King

Editore: Sperlink & Kupfer (collana Pickwick)
Pagine: 279
Prezzo: 9.90

Voto: 3/5

Trama: Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada.


La lunga marcia è una specie di Grande

Fratello mood sadico.
Tutti i partecipanti che accettano di parteciparvi, dal via alla fine non possono MAI e dico MAI fermarsi. Nè per bere, nè per mangiare, nè per dormire, tanto meno per fare i loro bisogni.
Dal via in poi devono camminare, camminare e camminare. perchè chi si ferma è perduto nel vero senso della parola. Al terzo richiamo, i soldati che li seguono dietro passo dopo passo ti sparano e ti ammazzano senza a ne o come si suol dire. Semplicemente sei stato squalificato morendo.
 E' una specie di reality, dove la gente tifa, scommette per il suo marciatore preferito, quando passano per i vari paesini, vengono accolti, incoraggiati a suon di striscioni, urla, cartelloni, la tv, la radio li segue un reality macabro, che un po' il senso dell'America spietata, dove tutto è concesso.

Tra i vari marciatori si crea una specie di legame, una spece di lotta disperata per la sopravvivenza a discapito di chiunque e di qualunque cosa. Marciamo con loro, soffriamo con loro, seguiamo il nascere di certe strane amicizie e allenze, fragili come i piedi dei marciatori.

Una lettura frenetica, veloce che ti spinge a forza a marciare pagina dopo pagina perchè devi sapere chi sarà il prossimo a cadere, e sarai in anzia quando leggerai il primo, il secondo, il terzo richiamo al tuo marciatore beniamino sperando che non sia lui il prossimo.

Una lettura che ci mostra la faccia dell'America che è cruda , spietata dove l'umanità viene abbattuta, dove la legge del più forte vige imperiosa, un libro che nel bene o nel male ti entra nel cervello e li rimane imperterrito! Geniale!



1 commento:

Saya ha detto...

wow non lo conoscevo e mi ispira tantissimo! Grazie!;)