mercoledì 25 novembre 2020

Recnsione: "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin

Buon pomeriggio lettori, praticamente sono mesi che il mio povero salotto è abbandonato a se stesso nonostante tutti i miei buoni propositi ed ho accumulato taaante recensioni che voglio condividere con voi oltre a quella che ho postato ieri sera demolitrice di Le assaggiatrici, oggi però voglio parlarvi di un libro che mi ha colpito il cuore fin dalla prima pagina, un libro acclamatissimo e che ha tutti i meriti per essere ritenuto meraviglioso.

Cambiare l'acqua ai fiori
di Valérie Perrin

Editore: E/o 
Pagine: 476
Prezzo: 15,30€

Voto: 5/5


TramaVincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”.
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.
Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.


Violette Toussaint è una protagonista meravigliosa, dolce, sensibile, con l'anima a brandelli in cerca di una consolazione al suo dolore e lo trova in un piccolo cimitero di cui ne è la custode, trova pace nel curare il suo piccolo orticello, nell'annaffiare le piante dei morti, nel trascrivere gli elogi funebri come ricordo per i defunti, nel pranzare con il parroco, nell'indossare vestiti colorati sotto i vestiti scuri, nell'accudire i suoi gatti.
E' un libro che parla di sentimenti, di dolore, di perdita, di amore incondizionato, di perdono e di misteri mai risolti e di cose non dette. 


Violette ha un passato sofferto che tiene ben celato agli occhi di tutti, ma quando a scompigliare il suo mondo di pace arriva il commissario Gabriel Prudent, molte rivelazioni saliranno a galla, a partire dal perchè la madre di lui voglia riposare accanto a un uomo di cui lui non ne conosceva l'esistenza fino all'apertura del testamento, qual è il passato misterioso e doloroso di Violette, e dov'è il marito scomparso che non ha mai denunciato.. e tra un salto temporale tra passato e presente di lei vivremo la vita di Violette intensamente.

Un libro dalle mille sfaccettature e dai mille sentimenti, raccontato in maniera delicata come lo è la protagonista stessa che mi è venuta voglia di fare la custode del cimitero. Ve lo consiglio caldamente perchè vi ritroverete in un vortice in cui a un certo punto non capite come ci siete finiti per quanto verrete coinvolti. Questo è un libro ben scritto! Oh si si!!!

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