domenica 4 dicembre 2016

Recensione: "Oh boy!" di Marie-Aude Murail

Buongiorno lettori oggi fa freddissimo qui da me che vi lascio la recensione da sotto le coperte in attesa di decidermi ad alzarmi con una delle mie letture di ottobre 😊😆

Oh boy!
di Marie-Aude Murail

Editore: Giunti
Pagine: 192
Prezzo: 8,90€

Voto: 3.5/5

Trama: I Morlevent sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai. Siméon Morlevent, 14 anni. Smilzo per non dire emaciato. Occhi marroni. Segni particolari: superdotato intellettualmente, si accinge a preparare la maturità. Morgane Morlevent, 8 anni. Occhi marroni. Orecchie a sventola. Prima della classe e molto attaccata al fratello. Segni particolari: gli adulti si dimenticano sempre di lei. Sempre. Venise Morlevent, 5 anni. Occhi blu, capelli biondi, uno zuccherino. La bambina che tutti sognano. Segni particolari: fa vivere delle torride storie d'amore alle sue Barbie. I tre Morlevent non hanno nessuna intenzione di affidare il loro futuro alla prima assistente sociale che passa. Il loro obiettivo è lasciare l'orfanotrofio dove sono stati parcheggiati e trovare una famiglia. Al momento, solo due persone potrebbero accettare di adottarli. Per delle ottime ragioni. Per delle tremende ragioni. Una delle due non brilla per simpatia, l'altro è irresponsabile e... ah, in più si detestano.



Rincorrevo questo libro da tempi immemori, viste le tante recensioni bellissime che lo lodavano come capolavoro... 
Non dico che non mi sia piaciuto, anzi l'ho apprezzato e ve lo consiglio, ma mi aspettavo qualcosa di più. Il problema forse è che le mie aspettative erano alte e altre e quando trovi poi un libro che nelle tue corde risulta si piacevole, scorrevole, divertente, leggero nonostante il tema trattato, ma a cui manca quel pizzico che ti fa innamorare, ci rimani un po' di sasso. 

Oh boy! È la storia di 3 fratelli e sorelle, i Morlevent, Siméon, Morgane e Venise che si ritrovano soli dopo la morte dei loro genitori. Tutto hanno intenzione tranne che separarsi o di finire in orfanotrofio e allora saranno loro a prendere in mano la situazione e a cercare di convincere almeno una delle due uniche persone che possono farli rimanere insieme adottandoli, ovvero, la sorellastra o il fratellastro, figli di due diverse donne che il padre ebbe. Solo che si odiano a morte e nei loro piani 3 bambini non sono compresi.

Nonostante la storia risulti leggera, scorrevole che ti strappa anche delle risate affronta temi quali l'abbandono, il suicidio, l'omosessualità. È trattato tutto con molta leggerezze non ci sono momenti strappalacrime/stringicuore drammatici, rimane tutto molto sul filo del detto ma non calcato con drammaticità.
Nonostante con me non sia scattata la scintilla dell'amore è un libro che non escludo dal consigliarvi 😉

Nessun commento: