domenica 15 gennaio 2017

Recensione: "La dama e l'unicorno" di Tracy Chevalier

Era da un po' che volevo leggere questo libro e finalmente c'è l'ho fatta e mi è piaciuto tantissimo! 

La dama e l'unicorno
di Tracy Chevalier

Editore: Neri Pozza
Pagine: 286
Prezzo: 16,50€

Voto: 4,5/5

TramaÈ un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.


Una scoperta super piacevole per me questo libro che l'ho preso perchè l'ho trovato usato, per la copertina e perchè sento parlar spesso di questa autrice che ero particolarmente curiosa e hanno ragione a lodarla chi l'ha letta perchè ha uno stile pulito, si notano da subito i dettagli ben curati con dietro un attento studio, ma nonostante tutto la fluidità della storia non ne risente mai. 


Nicolas des Innocents è un famoso miniaturista francese che viene chiamato da Jean Le Viste perchè vuole ricoprire con quattro arazzi una parete della sua sala  e lo farà con delle scene di una dama che seduce un unicorno, che poi è la storiella che propina alle ragazze quando le vuole fare la corte, quando vuole suscitare verso di lui una curiosità. Nicolas non si aspetterà mai che quel lavoro sarà la svolta della sua vita, e incontrerà due donne che gli cambieranno in qualche modo la vita; la figlia di Le Viste, Claude e la figlia del tessitore degli arazzi a Bruxelles, dove lui si recherà per supervisionare il lavoro, Aliènor tanto bellina, dolce, sensibile quanto cieca, ma con il dono di avere una sensibilità di tatto come se avesse gli occhi sulla punta delle dita.


Ogni capitolo è visto da un punto di vista diverso, in modo da avere una panoramica completo sui personaggi, sui loro pensieri, sulle vicende. 
Ho adorato follemente questo libro, il cui vero personaggio è questo arazzo meraviglioso sulla passione, sui sensi, un libro pieno di immagini suggestive, di odori del giardino\orto della bella Aliènor, della bellezza di questi disegni. Meraviglioso!! Ora parte la caccia nel recupero di altri suoi libri😊😍 


1 commento:

Angela ha detto...

ecco, la chevalier è un'autrice che mi hanno straconsigliato, devo decidermi a leggerla, anzi grazie perchè mi hai ricordato di metterla nella TBR :-D