giovedì 23 novembre 2017

Chi ben comincia... #145: "La figlia francese" di Barbara & Stephanie Keating

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
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Dublino, 1970 


20 febbraio 1970

Cara Solange de Valnay,
non ci siamo mai incontrate e non so bene come rivolgermi a lei, eppure sento di doverlo fare. Sono Eleanor Kirwan, la figlia maggiore di Richard ed Helena Kirwan. Il nome le dice qualcosa?
Mio padre è morto questa settimana dopo una lunga malattia. È stata una ben strana esperienza presenziare alla lettura del testamento e scoprire che, assieme ai previsti lasciti per la vedova, le due figlie e il figlio, era stato aggiunto un codicillo, due settimane prima della sua morte:
" Alla mia figlia francese Solange de Valnay, Tenuta de Valnay, Saint-Joseph de Caune, Linguadoca, lascio il resto del mio patrimonio". Nient'altro. Alla mia figlia francese..."
Mi perdoni, Solange, se le rivelo tutto questo in una maniera tanto brusca. La verità è che, fino a oggi, nessuno di noi era al corrente della sua esistenza. Siamo ancora sotto choc. Lei sapeva che suo padre - nostro padre - era malato, e che ora è morto? Non so nemmeno se lo conoscesse. In un primo tempo avevamo pensato di informarla tramite i nostri rappresentanti legali, ma ci sembrava crudele comunicare una simile notizia in modo così impersonale. 
Il mio gemello, James, ha discusso con noi le implicazioni legali di un eventuale impugnazione del testamento. È avvocato, perciò questa è stata la sua prima reazione. Elizabeth, mia sorella minore, è sconvolta. Ci vorrà del tempo prima che la ferita si rimargini. Ha soltanto diciannove anni.
Da quanto tempo papà serbava questo segreto? Nel testamento infatti non precisava né la sua età, né faceva cenno a sua madre. Ma quando ho sentito leggere il suo nome, ho provato uno strano senso di consapevolezza, come se, in fondo al mio cuore la conoscessi già. Le sembra strano? Sto facendo mille congetture su di lei per cercare di capire chi sia, come sia.
In un primo momento, lo ammetto, sono rimasta turbata come gli altri. Tutti noi abbiamo guardato la mamma, in ansia per la sua reazione, ma lei è una persona straordinaria che non finisce mai di sorprenderci. È un'artista, famosa sia qui sia all'estero. Impassibile, ha ringraziato l'avvocato e ha atteso che se ne andasse. È stata lei a suggerirmi di scriverle. Chissà, forse lei lo sapeva già. La conosce? Non sono in grado di dirlo. Si è ritirata nel suo studio e non vuole essere disturbata. 
Per tutta la sera sono rimasta seduta alla scrivania di papà, nel suo studio, a riflettere su cosa avrei potuto dirle. Non sono nemmeno sicura di doverle spedire questa lettera, né, se lo farò, riesco a prevedere la sua reazione, una volta che dovesse riceverla. Magari lei nemmeno conosce l'inglese. Spero soltanto che non debba chiedere a qualcuno di tradurle queste pagine. Probabilmente, quello che voglio davvero è trovare un punto di contatto, superato questo momento di dolore e confusione, e scoprire un mondo che nemmeno sapevo esistesse. Mio padre era un uomo complesso, a volte difficile da sondare. Io lo amavo profondamente, e forse lo amava anche lei. 
Perciò, cara Solange de Valnay, spedirò questa lettera e spero che servirà stabilire un legame con quella parte della vita di papà che finora lei non ha condiviso. Se deciderà di non rispondere, dovrò accettare la sua decisione. Ma lei è la sorella che ancora non conosco - la mia sorellastra - e questo significa qualcosa. 
Allego una copia del testamento. 
Con molti auguri e tutta la mia comprensione, sua

Eleanor Kirwan

- La figlia francese di Barbara e Stephanie Keating - 


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