venerdì 23 novembre 2012

Poesy #18

Carissimi buona serata ^^ io sono distrutta -_-" e mi sto sognando il letto caldo *_* intanto vi posto una nuova puntata di Poesy...


-Mi baciò.

E sembrava come se un fiume in piena divorasse un intero villaggio, distruggendo case, alberi e strade, senza curarsi di niente e di nessuno, rapido e letale, funesto e micidiale. Era un fiume d’acqua dolce, che tuttavia cercava il sale del mare per dare un gusto e un fine alla propria esistenza. Quel bacio celava un irruente attaccamento alla vita, ai sogni mai avuti, alle speranze distrutte e oramai dimenticate. Racchiudeva in sé il fragore delle onde che si infrangono sugli scogli e il soave canto di un’aquila alle prime luci dell’alba. Era il tutto e il nulla nel medesimo istante. Per me si trattava di un uragano impetuoso, pari a una bufera di neve bollente, per Dario una semplice unione tra labbra e lingue. Almeno così credevo. Mi staccai da lui. Una punta di amarezza si nascondeva adesso nella mia bocca: era il sapore della tristezza.
Una tristezza che non mi apparteneva.              (Il ragazzo del destino di M.Elena Gattuso)

-Qualche volta ho nei suoi confronti una sensazione curiosa, specialmente quando mi è vicina, come ora. Mi sembra di avere una corda nella parte sinistra nel mio petto strettamente legata a una corda analoga nella parte corrispondente della sua personcina. E se mare e terra si frapporranno tra noi, tempo che quella congiunzione andrà spezzata, e ho la convinzione che comincerò a sanguinare dentro.. quanto a lei.. mi dimenticherà!- (Jane Eyre)

-Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi.  (Pietro Citati)

-Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. (Proust)

-"Adesso, più leggo, più mi rendo conto di sapere così poco, ma sto anche imparando a vedere le cose intorno a me con occhi più attenti, a coglierne le più lievi sfumature, a viverle e amarle..."  (Romano Battaglia)

-Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l' autore fosse  un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."
(Salinger)

-"....il piacere della lettura, un piacere che è diventato in pochissimo tempo attrazione, amore, passione: leggo un libro dopo l'altro, al mattino sulla spiaggia, nel pomeriggio seduta in giardino, la sera prima di dormire, e annoto e sottolineo le frasi, le poesie, i pensieri che più mi piacciono e mi colpiscono..."   (Romano Battaglia)

-Ci siamo abituati a dare a parole come “silenzio” e “solitudine” un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell’essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora “ogni affanno”.  (Corrado Augias)

-Di una cosa sono convinto: un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.  (Franz Kafka)

-I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.  (Fernando Pessoa)

-E' un pensiero che calma e dà forza, sapere che tra i libri che possediamo ce ne sono alcuni sufficienti a liberare e a salvare. Se ne aggiungono di nuovi, quasi ogni giorno, ma quelli necessari già ci sono da tempo. (Guido Ceronetti)

-I libri sono la maggior parte taciti e costanti amici.  (Charles W. Eliot)

-Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.  (Daniel Pennac)

-Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità,
però in segreto ti rinviano a te stesso.
Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno, sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi vive dentro di te.
La saggezza che hai cercato a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio, perché adesso è tua.  (Hermann Hesse)