Buon dì cari lettori ^^ qui da me non si capisce se vuol venir fuori il sole o si sta riannuvolando.. spero che non sia quest'ultimo perchè già ne ho avuto abbastanza per quel che mi riguarda ;p
Ma passiamo alle cose piacevoli: purtroppo la scorsa settimana niente acquisti, sto cercando di placarmi, ma vi lascio con una bella recensione ;)
Miss Julia dice la sua
di Ann B. Ross
Editore: Astoria
Pagine: 252
Prezzo: 17,00€
Voto: 3.5/5
Trama: Miss
Julia è una sessantenne da poco rimasta vedova. Donna del Sud,
educata a non avere opinioni diverse da quelle del marito, o
quantomeno a non esprimerle, ha passato quarant’anni di vita
matrimoniale con Wesley Lloyd Springer, banchiere, noioso, precisino,
integerrimo. È morto d’infarto, Wesley Lloyd, e Miss Julia l’ha
trovato stecchito nella sua lussuosa auto sul vialetto di casa.
Certamente è stato uno shock. Un altro shock è stato scoprire di
essere diventata ricchissima: abituata alla parsimonia del marito,
non aveva davvero idea di quanti soldi avesse Wesley Lloyd. Ma sembra
che si stia riprendendo piuttosto bene dalla sorpresa. È dunque con
animo sereno che una calda mattina va ad aprire la porta di casa: una
donna ha suonato il campanello, di certo vuole venderle qualcosa. Ma
la donna – “tacchi troppo alti, un abito troppo corto e capelli
troppo gialli” – vuole solo lasciarle un ragazzino, il figlio del
marito! Inizia così questo spassosissimo romanzo, il primo di una
serie dedicata a Miss Julia. Donna apparentemente tutta d’un pezzo,
Miss Julia affascina per la sua capacità di cambiare opinione,
d’interrogarsi, di cercare, dopo anni di passività, di prendere in
mano la propria vita. Se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi farla
tu, questo è il suo motto. E nella serie di imprevisti e incidenti,
in cui precipita la sua vita dalla comparsa del figlio e dell’amante
del marito, questo motto diventa la sua guida.
Recensione
Miss Julia dice la
sua ha indibbiamente una trama accattivante, che promette “scintille”
e in parte le aspettative si sono avverate in parte erano troppo alte
e quindi inevitabilmente sono rimasta in qualche modo insoddisfatta.
Miss Julia è vedova
da un anno e finalmente si sente libera di poter fare, pensare, dire,
agire, e sperperare i soldi che non sapeva che il marito aveva, in
piena libertà che quasi gli sembra troppo bello per essere vero e
sopratutto duraturo, anche se ha il pastore della chiesa che vorrebbe
a tutti i costi poter “gestire” il patromonio della “povera”
e “triste” Julia perché sa che il marito Wesley
Lloyd vorrebbe che
fosse tutelato, anche se lei sa che la vera intenzione e di poter
mettere mano ai soldi per costruire un nuovo edificio per la chiesa,
con cui Julia non vuole avete niente a che fare e tanto meno donare i
soldi che gli spettano di eredità. Poi un bel giorno bussa alla
porta una donna che non ha mai visto che gli lascia in fretta e furia
un bambino spaurito, magrolino, con gli occhiali troppo grandi e il
papion storto e gli occhi uguali a quelli del suo defunto marito, con
la premessa che quello è il figlio riconosciuto di Wesley
Lloyd.
A me personalmente
sarebbe venuto un colpo come minimo, ma la donna non ha dato tempo e
scelta a miss Julia di poter rifiutare di tenere il bimbo con se per
un periodo.
Così con la sua
solita freddezza, si mette a ragionare insieme alla sua inseparabile
e simpaticissima domestica quale sia la soluzione migliore per venire
a capo di questo pasticcio.
Miss Julia è una
donna dai saldi principi, che nella sua vita ha obbedito al marito,
che va tutte le domeniche in chiesa, che conosce tutti in città. Una
donna a cui non piace stare al centro dei pettegolezzi delle donne di
città, una signora che per tutta la sua vita ha fatto i doveri di
moglie e si è dedicata interamente al marito; ed ora il piccolo
Lloyd proprio non ci voleva per lei! Anche perché porterà con se
non pochi cambiamenti e non pochi problemi.
Tornando al
preambolo iniziale, Miss Julia dice la sua mi è piaciuto perché è
una lettura che mi ha strappato più di un sorriso, perché molto
scorrevole, ben scritto. I personaggi sono ben caratterizzati, quasi
riuscivo a vedere davanti a me Julia, impeccabile e seria che
risponde a tono, ma sempre in maniera signorile alle “amiche” che
vorrebbero sapere tutti i dettagli per poi sparlare, o intimorita
davanti agli infimi trucchetti del sacerdote che io personalmente
avrei preso a bastonate sui denti. O il piccolo Lloyd sperduto,
gracile gracile che cerca di trovare un posto per sé nel mondo o la
simpaticissima domestica che lavoro da una vita in casa.
Da una parte le mie
aspettative erano oggettivamente troppe e in qualche modo mi
aspettavo qualcosa di più anche se in effetti non so in cosa
effettivamente consiste quel di più. Non so se vi è mai capitato a
voi, ma a me da tremendamente fastidio perché è come se non mi
fossi riuscita a godere a pieno la lettura, nonostante è un libro
valido, bello e molto scorrevole che vi consiglio di leggere, vedrete
saprà tenervi piacevolmente compagnia :)
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