Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?
-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.
Ho voglia di leggere
questo libro ogni volta che lo guardo li nella libreria, sembra quasi
che mi chiami ed è proprio quello che farò appena finisco i tre che
ho in lettura, intanto inizio con il prologo anche se io poi ho
continuato a leggere e.. la mia curiosità praticamente è schizzata
alle stelle!
*** *** ***
Genova, 2 marzo
1601,
venerdì di
carnevale
Come da occhi di
demoni, le fiamme escono dalle due finestre più in alto del palazzo
dei conti de Negri in vico Lepre. Vorticano, colonne di fume
raggiungono il tetto e salgono in cielo di una notte senza nuvole.
Per strada, nessuno
si accorge di nulla. I genovesi sono impegnati a festeggiare <<il
carnevale dei folli>>, tirandosi arance e limoni e inseguendosi
lungo i carruggi. Un gruppo di musici suona all'angolo di una strada
e un bambino corre dietro ai passanti per chiedere un obolo.
<<Una moneta
per la musica e una per gli angeli!>>
Alcuni giovani
ballano e fanno giravolte , ubriachi d'llegria. Da un carro in
movimento, delle bambine, vestite da ancelle, lanciano sui passanti
petali di rosa e ridono, come se fosse una marachella.
Solo una figura
scura, un'ombra di ragazza alta e magra, addossata al muro della casa
di fronte all'edificio che brucia, tiene gli occhi chiari da gatta
triste sulle lingue di fuoco che, strisciando, hanno invaso la parte
alta del palazzo. Sembra che il suo sguardo alimenti le fiamme. Ha un
volto affilato che mostra appena il suoi ventidue anni. Indossa una
veste nera che non disegna le forme del corpo e uno scialle che copre
le spalle ossute e leggermente curve. Una cintura le cinge la vita
sottile, ma senza stringere. I capelli corvini sono raccolti con
impegno sulla parte bassa della nuca. Ha labbra carnose e una
fossetta le nasce al centro di una solo guancia ogni volta che
sorride. Non capita spesso. Le dita sono affusolate e l'indice è
lungo quanto il medio. È di una bellezza non convenzionale e non usa
belletti per esaltarla. Il suo nome è Pietra, ma tutti la conoscono
come <<la Tunisina>>.
- Pietra è il
mio nome di Lorenzo Beccati -
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