Le notti al Santa Caterina
di Sarah Dunant
Editore: Beat
Pagine: 448
Prezzo: 9,00€
Voto: 5/5
Trama: Nel 1570, al Santa Caterina, uno dei conventi più rinomati di Ferrara,
fa il suo ingresso Serafina, un’avvenente ragazza che appartiene a
un’illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento
alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre
ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare al monastero la
sua figlia «illibata, nutrita dall’amor di Dio e con una voce da
usignolo». In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge
nell’Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si
sono fatte così dispendiose da costringere l’aristocrazia a maritare una
sola figlia e a spedire le altre in convento. Tra le mura di
quell’insigne convento che, con le elargizioni di ricche famiglie,
provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, postulanti,
convittrici e converse, l’arrivo di Serafina getto lo scompiglio e
appicca un fuoco che minaccia di inghiottirle.
Nel 1570 non era una cosa inusuale dare le proprie figlie a Dio, chiuse nei conventi senza possibilità di fuggire dal proprio destino di clausura.. ed è proprio quello che succede alla ragazza a cui verrà dato nel monastero di Santa Caterina il nome di Serafina, a causa del suo amore sbagliato verso un suonatore senza titolo e soldi. Naturalmente i monasteri sono sempre felici di accogliere queste ragazze e le loro considerevoli doti e Madonna Chiara non è da meno.
La povera Serafina non si da pace, urla, strepita, cerca di ribellarsi non facendo sentore la sua "voce da usignolo" che il padre ha detto di avere e che farebbe felice suor Benedicta che dirige il coro e le sante rappresentazioni nei periodi di festa.
Serafina si rivelerà essere una sorella dispettosa, capricciosa, difficile. testarda e profondamente intelligente e astuta che non perde tempo a escogitare un piano di fuga con il suo Jacopo.
Ad accoglierla ci sarà Suor Umiliana, con le sue prediche, con i suoi modo duri e intransigenti, che vuole a tutti i costi redimere Serafina, ma li dentro l'unica che la prende sinceramente a cuore, affezionandosi a lei è Suor Zuana la sorella speziale, donna di immensa conoscenza in campo medico e erboristico grazie al padre, che si occupa di curare i malati, delle piante mediche dell'orto e che si preoccupa seriamente per la povera Serafina. Tra le due nasce c'è sintonia e Serafina riesce, se pur riluttante, a farsi coinvolgere nello studio e nella preparazione delle miscele curative e diventa l'ombra di suor Zuana, approfittando in certi casi anche della sua bonaria ingenuità.
Serafina è una protagonista cocciuta che non si piega al volere degli altri.. al volere del padre, alle preghiere scandite dai diversi orari, da tutti i preparativi per ogni ricorrenza religiosa. Non si piega alla noia del convento, con le sue regole del silenzio, della carità, del digiuno perché bisogna cibare l'anima con le preghiere al signore. Serafina non ci sta, lei vuole vivere il suo amore, vuole avere una casa e non smetterà di crederci e provarci mai.
Un romanzo meraviglioso, con una scrittura fluida che ti coinvolge..
Non succede nulla di che, non ci sono strepitose avventure, imboscate, fughe, ma il tutto è scandito dai lavori e dalle preghiere, detto così può sembrare noioso, ma le sue pagine nascondono sentimenti, trame, intrighi...
L'ho adorato in ogni sua parte, la ricostruzione storica del periodo con i suoi usi e costumi, le ambientazioni, i personaggi magistralmente costruiti. Bello bello bello!!!!
La povera Serafina non si da pace, urla, strepita, cerca di ribellarsi non facendo sentore la sua "voce da usignolo" che il padre ha detto di avere e che farebbe felice suor Benedicta che dirige il coro e le sante rappresentazioni nei periodi di festa.
Serafina si rivelerà essere una sorella dispettosa, capricciosa, difficile. testarda e profondamente intelligente e astuta che non perde tempo a escogitare un piano di fuga con il suo Jacopo.
Ad accoglierla ci sarà Suor Umiliana, con le sue prediche, con i suoi modo duri e intransigenti, che vuole a tutti i costi redimere Serafina, ma li dentro l'unica che la prende sinceramente a cuore, affezionandosi a lei è Suor Zuana la sorella speziale, donna di immensa conoscenza in campo medico e erboristico grazie al padre, che si occupa di curare i malati, delle piante mediche dell'orto e che si preoccupa seriamente per la povera Serafina. Tra le due nasce c'è sintonia e Serafina riesce, se pur riluttante, a farsi coinvolgere nello studio e nella preparazione delle miscele curative e diventa l'ombra di suor Zuana, approfittando in certi casi anche della sua bonaria ingenuità.
Serafina è una protagonista cocciuta che non si piega al volere degli altri.. al volere del padre, alle preghiere scandite dai diversi orari, da tutti i preparativi per ogni ricorrenza religiosa. Non si piega alla noia del convento, con le sue regole del silenzio, della carità, del digiuno perché bisogna cibare l'anima con le preghiere al signore. Serafina non ci sta, lei vuole vivere il suo amore, vuole avere una casa e non smetterà di crederci e provarci mai.
Un romanzo meraviglioso, con una scrittura fluida che ti coinvolge..
Non succede nulla di che, non ci sono strepitose avventure, imboscate, fughe, ma il tutto è scandito dai lavori e dalle preghiere, detto così può sembrare noioso, ma le sue pagine nascondono sentimenti, trame, intrighi...
L'ho adorato in ogni sua parte, la ricostruzione storica del periodo con i suoi usi e costumi, le ambientazioni, i personaggi magistralmente costruiti. Bello bello bello!!!!
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