lunedì 5 febbraio 2024

Recensione: "La taverna degli assassini" di Marcello Simoni

La taverna degli assassini
di Marcello Simoni

Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 224
Prezzo: 9.90

TramaAnno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un'antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite. Sotto le luci di un'alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un'onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell'antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull'identità dell'assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?

Voto: 3/5




Questo libro è stato il primo acquisto dell'anno e la prima lettura. 
Di questo autore non ho letto altro ma visto il piccolo prezzo e visto che la trama mi
ha catturata, oltre alla copertina super carina che come sempre mi convince nell'acquisto.

Diciamo che si legge in un soffio! Capitoli brevi e scrittura grande per far numero di pagine sono un colpo vincente se anche voi considerate essenziali questi elementi in periodi in cui avete poco tempo e non volete il tomone, io ero a casa con la febbre e poca concentrazione.

Sulla copertina c'è scritto vincitore del premio bancarella, beh signori non so che criteri abbiano per premiare ma non lo considererei proprio un capolavoro di giallo, di intrattenimento basico, con pochi personaggi e un intrigo molto leggero si, ambientato nel 1793 nel granducato di Toscana, con quella scrittura e quella parlata un po' da stile antico del tempo.

L'investigatore Vitale Federici viene chiamato con discrezione dal barone di Calendimarca perché nel suo vitigno si è ritrovato un uomo morto avviluppato tra i tralci e pare sia l'agente di commercio del barone, Villafranchi di cui non si avevano notizie da un po'. 

Vitale Federici accompagnato dal suo protetto della famiglia della Vipera, cercheranno di capire chi è stato, ma è una corsa contro il tempo e l'assassino che cerca di ucciderlo avvelenandolo alla prima cena. 
Chi vorrà impedirgli di scoprirlo?

Una lettura il cui stile di scrittura non mi ha fatta impazzire e nonostante io abbia intuito parte del colpevole qualche colpo di scena lo regala, infondo io sono tonda nel capire chi sia l'assassino e il movente quindi per qualcuno di voi poteva essere palese, non saprei. 

Ve lo consiglio? Ni. 
Se cercate un libro corto e scorrevole e frivolo da leggere in un giorno si, se cercate un trama sostanziosa e dei personaggi con un certo spessore, allora vi deluderà un po'. 

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