Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?
-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.
Quello che vi propongo oggi è l'incipit del libro che mi ha regalato
il mio sposo a febbraio ma che non voglio ancora leggere perché già
so che lo amerò e che finirà troppo presto ;_; Della stessa autrice
ho letto “Miss Alabama e la casa dei sogni” (Recensione) che ho
apprezzato molto e ho anche il suo libro più famoso “Pomodori
verdi fritti al caffè di Whistle Stop” che però ancora non leggo
per lo stesso motivo di quello che vi propongo oggi :)
Volevo approfittarne per chiedervi se avete qualche libro di Fannie
Flagg, a parte questi tre che già possiedo, nelle edizioni della Bur o Best Bur e ve li volete togliere o che conoscete qualcuno che è interessato a
rivenderli o scambiarli, me lo fate sapere che sono interessata??!!
Grazie mille ^^ detto ciò buona lettura!
*** *** ***
Elmwood Springs, Missouri
Lunedì 1 aprile
h 9.28, 23°C, soleggiato
L'ultima cosa che Elner Shimfissle ricordava, dopo aver
accidentalmente disturbato quel nido di vespe tra le foglie del fico,
era di aver detto: “Ops”. Dopo di che si era ritrovata al pronto
soccorso di un ospedale, a domandarsi come diavolo ci fosse finita.
Non c'era pronto soccorso nell'ambulatorio medico d'urgenza vicino
casa, quindi doveva trovarsi come minimo a Kansas City. Santissimo
cielo, pensò. Di
tutto quello che poteva succede stamattina.
Era uscita con l'intenzione di raccogliere qualche fico e prepararci
un vasetto di marmellata per quella donna tanto gentile che le aveva
portato un cestino di pomodori, e adesso eccola lì con un ragazzino
in cuffia da doccia e grembiule verde che la guardava tutto eccitato
parlando a velocità supersonica con altre cinque persone che
correvano per la stanza, anche loro con la cuffia da doccia, il
grembiule e delle soprascarpe di carta verdi. Elner si domandò come
mai non portavano più il bianco. Quando era cambiata la regola?
L'ultima volta che aveva visto un ospedale era stato trentaquattro
anni prima, quando Norma, sua nipote, aveva dato alla luce Linda. Ed
erano tutti vestiti di bianco, allora. La sua vicina di casa Ruby
Robinson, un'autentica infermiera professionale iscritta all'albo,
portava ancora il bianco, con tanto di scarpe e calze bianche e una
simpatica cuffietta inamidata con le alette all'insù. Elner trovava
che il bianco fosse molto più professionale e “dottorale” delle
cose verdi, stropicciate e informi che indossava quella gente. Come
se non bastasse, non era neppure un bel vedere.
- Torta al
caramello in paradiso di Fannie Flagg -
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