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Non c'è un motivo preciso per cui io vi posto l'incipit di questo romanzo ho lasciato al caso la scelta, ho preso l'e-reader e il primo che mi ispirava ho postato ;p non l'ho letto perciò lo faccio con voi, ma se qualcuno di voi lo avesse fatto fatemi sapere se vi è piaciuto o anche se vi incuriosisce da questo pezzettino iniziale :)
***
Ottobre 1885
Gli occhi blu della giovane donna si velarono di preoccupazione quando si posarono sull'imponente dimora dei Giordani. Si ergeva solida oltre il viale, e benchè si fosse aspettata qualcosa di simile, nulla l'aveva in realtà preparata all'impatto che le stava suscitando. Timore, speranza e disagio si alternarono sul suo viso espressivo in un mutevole gioco di espressioni contrastanti, tradendo l'ansia spasmodica che le annodava lo stomaco.
Già vista dall'esterno la casa era un'armonia di linee che lasciava immaginare saloni voluminosi, divani soffici e caminetti che tenevano l'inverno e il suo gelo fuori dalle finestre esposte al sole e scherniate da tendaggi che difendevano l'intimità di chi vi abitava. Quelle mure parlavano di ricchezza, di agi e di lusso, il che rendeva Virginia, ancora ferma sul cancello socchiuso, penosamente consapevole del suo abituccio di stoffa scadente, dei suoi logori stivaletti, delle sue mani sciupate. La sua povertà strideva davanti a quella costruzione che si stagliava splendida sullo sfondo del cielo sereno. Una leggera brezza mitigava la calura quasi estiva di quella giornata autunnale, scompigliando i flessuosi rami si alcuni salici che abbellivano l'ampio giardino.
- Sogni di vetro di Mariangela Camocardi -
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