martedì 28 maggio 2013

Recensione: Resta anche domani

Altro giro, altra recensione.. stasera sono in vena di ciarlare (non si nota vero?! XD)

Titolo: Resta anche domani
Autore: Gayle Forman
Editore: Mondolibri
Pagine: 243
Prezzo: 4,65€ (usato, non saprei se no che non c'è nel retro copertina il prezzo di Mondolibri)

Trama: Non ti aspetteresti di sentire anche dopo. Eppure la musica continua a uscire dall'autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall'impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l'ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l'amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l'emozione di vivere ogni giorno in una famiglia di ex batteristi punk e indomabili femministe. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani? 

Recensione

E' uno di quei libri in cui le sensazioni che provi ti rimangono appiccicate addosso come una patina anche a distanza di tempo dalla fine della lettura. 
Uno di quei libri che sono semplici, ma allo stesso tempo profondi, veri, reali, toccanti, di quelli che ti scappa la lacrimuccia per la tenerezza della protagonista, Mia che a solo diciassette anni si vede portare via con un incidente stradale tutta la sua vita, gli adorati genitori e il suo fratellino Teddy.
Si rivede riversa a terra e poi in una stanza di rianimazione, fluttua tra un corridoio a un altro, vedendo tutto ciò che succede intorno a lei mentre il suo corpo è in coma.
L'affetto sei suoi nonni, della migliore amica della mamma, della sua migliore amica e infine del suo ragazzo Adam. Un personaggio che non so mi ha profondamente colpito, lui con il suo vestire punk e suonare rock che sta insieme a una che ama la musica classica. Ma anche l'affetto dei suoi zii, cugini, che si accampano nella sala visite per essergli vicino. Ma nonostante tutto, il dolore per la perdita della sua famiglia è acuto, troppo intenso per una ragazzina di diciassette anni, che i suoi unici problemi erano che non sapeva se verrà presa o meno alla Julliard, che si chiede come farà con Adam, per non perderlo e a un tratto tutto si frantuma, tutto perde importanza, perchè le cose importanti sono altre e lei le ha perse per sempre... allora se è vero quello che i medici stavano dicendo che le sorti dipendono da lei, dalla sua volontà o meno di risvegliarsi, fa un resoconto della sua vita per cosa vale la pena restare domani invece di lasciarsi andare alla morte e raggiungere i suoi cari??

Un libro che ho trovato semplicemente bellissimo e toccante, con una scrittura semplice, che parla di sentimenti dolorosi ma che non li porta all'eccesso, facendolo diventare straziante e grondante di lacrime e con un finale da lasciare col fiato sospeso e la curiosità che schizza a mille in mezzo secondo. Un libro con personaggi ben caratterizzati che riescono in qualche modo a farti sentire parte della disgrazia come se fosse un po' anche tua.
Un libro che non posso che consigliare veramente tanto!

Prima di lasciarvi volevo chiederti se qualcuno sa se è uscito il continuo oppure no,  in inglese mi pare sia Where she went... Fatemi sapere ^_^

Voto: 4/5




Frase dal libro 
(lei, ovvero il suo corpo, è in coma e diciamo lo "vede" mentre lei è ancora spirito ^^)

Ho gli occhi chiusi, perciò lo sento arrivare ancora prima di vederlo. Avverto il suo respiro rapido e affannato, come se avesse appena corso una maratona. Poi mi arriva il suo odore, una fragranza muschiata 
che mi piacerebbe imbottigliare per usarla come profumo. Apro gli occhi. Adam ha chiuso i suoi. Dalle palpebre gonfie e arrossate intuisco il motivo della sua assenza. E' scappato via per piangere senza farsi vedere? 
Si accascia sulla sedia come un sacco. Si copre la faccia con le mani e fa una serie di respiri profondi. Poi, alza la testa. -Ascoltami- dice, con la voce incrinata.
Apro gli occhi e cerco di tirarmi su il più possibile. Lo ascolto.
-Resta.- Quella sola parola basta a chiudergli la gola. Deglutisce per ricacciare indietro l'emozione e prosegue. -Non ci sono parole per descrivere quello che ti è successo. Non c'è un aspetto positivo. Ma un motivo per continuare a vivere si. E non parlo di me. E' solo... non lo so, forse sto parlando a vanvera.... Sono ancora sotto shock per quello che è successo ai tuoi genitori, a Teddy...- Nel pronunciare il nome di Teddy, la voce gli si spezza e una lacrima gli riga la guancia. In quel momento penso: Ti amo.
Lo sento inspirare a pieni polmoni per calmarsi. 
Riprende a parlare. -Penso che sarebbe un vero schifo se la tua vita finisse qui, così. So che la tua vita non potrà più essere come prima e non sono così stupido da pensare di poter rimediare in qualche modo. Nessuno può farlo. Ma non riesco ad accettare l'idea che tu non potrai invecchiare, avere dei figli, andare alla Julliard, suonare il violoncello e trasmettere al pubblico lo stesso brivido che provo io ogni volta che ti vedo prendere in mano l'archetto, ogni volta che mi sorridi. 
Se resti, farò tutto quello che vorrai. Mollerò il gruppo, verrò a New York con te. Se non vorrai avermi intorno, me ne andrò. Liz dice che tornare alla tua vecchia vita potrebbe essere troppo doloroso per te e che forse preferirai ricominciare da capo e dimenticarci tutti. Sarebbe un brutto colpo, ma accetterei anche questo. Sono disposto a perderti così, se non ti perdo oggi. Ti lascerò andare. Se resti.-
Poi Adam crolla, scosso dai singhiozzi.
Chiudo gli occhi. Mi tappo le orecchie. Non sopporto di vederlo in questo stato. Non sopporto di sentirlo piangere.
All'improvviso non sento più Adam, ma un suono profondo e lamentoso che un attimo dopo si trasforma in una melodia struggente. La musica di un violoncello. Adam ha sistemato un paio di cuffie sulle mie orecchie senza vita e mi ha appoggiato un iPod sul petto. Si scusa perchè non è il mio pezzo preferito, ma non ha trovato di meglio. Alza il volume in modo da farmi sentire la musica, che si diffonde nell'aria del mattino. Mi prende la mano nella sua.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Il brano che hai riportato mi ha davvero commossa.. L'ho inserito nella wish list e sicuramente sarà uno dei prossimi che comprerò!

Debora ha detto...

E' vero??!! A me la lacrimuccia è scesa *__* non si può non emozionarsi ^^

Mr Ink ha detto...

L'ho sempre voluto leggere! :)

Debora ha detto...

A chi lo dici ^^ non appena l'ho comprato l'ho letto subitissimo... chissà quando ci uscirà il secondo... ^^

Unknown ha detto...

Sembra bellissimo! Preparo i fazzolettini e vedo di procurarmelo al più presto ^^

Debora ha detto...

oddio io ho la lacrima facile e non è straziante come lettura ^^ perciò dai di fazzoletti non dovresti usarne molti ;p