giovedì 2 luglio 2015

Chi ben comincia... #107: "Il ladro di nebbia" di Lavinia Petti

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Un libro che mi ha affascinata dalla sua copertina.. ho letto un paio di parere in giro ed erano molto positivi e prima di ieri addirittura neanche sapevo la trama sinceramente, penso che lo inizierò proprio così al buio, un salto nel vuoto e chissà magari ci trovo dentro una piccola perla :) Lo avete letto voi?

***

Preludio

L'erba della Collina sospira. Dicono che se la sciolti attentamente, nelle gelide notti della merla, si possono udire le storie che narra. Sono le storie delle genti straordinarie che per poco vissero e per sempre morirono, e che nell'oblio di questo cimitero un giorno svanirono.
Io sono una di quelle storie smarrite. Perché una volta fu decisa per me una sorte peggiore del morire... e fu allora che io smisi di esistere.

Capitolo 1
Antonio M. Forte

La pioggia punzecchiava i vetri appannati del bar. Oltre le finestre le figure si muovevano frettolose, i contorni sfocati come negativi di fotografie, e si precipitavano dentro negozi e locali già affollati, in attesa che il cielo si consolasse e ritrovasse il sorriso.
Un acquazzone improvviso nel ben mezzo di una giornata tersa e un evento piuttosto improbabile, ma a marzo, il mese più pazzo dell'anno, ogni cosa apparve meravigliosamente possibile.
In un angolo del bar, in mezzo a un dedalo di tavoli e sedie, di adolescenti isteriche, di cameriere annoiate e di uomini d'affari frustati, spuntava una massa informe di capelli neri e ricci con strie d'argento che si allungavano qua e là con eccessiva prepotenza. Sotto la chioma ingarbugliata si affacciava la punta di un naso importante, sormontato da un paio di storti occhialetti.
L'uomo era immerso nel foglio che aveva davanti e non si accorse della presenza che gli trotterellava nervosamente intorno.

-Il ladro di nebbia di Lavinia Petti -

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