giovedì 16 luglio 2015

Chi ben comincia... #109:"Ti ho incontrato in Inghilterra" di Marjorie Leet Ford

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Buongiorno fanciulli... io qui mi sto sciogliendo in una maniera aggressiva ahahahhaha XD Incipit del libro che ho iniziato a sfogliare per caso sul kobo e che mi ha incuriosita parecchio, vedremo come prosegue la lettura... ;p qualcuno di voi lo ha letto??

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Il cielo qui ha due tonalità di colore: grigio di giorno e nero di notte. Visto che la casa si trova a otto chilometri di distanza dal villaggio più vicino e a poco più di tre dall'unica fattoria dei dintorni, e visto che la luce delle stelle non filtra attraverso le nuvole, quando spengo la lampada il buio diventa denso come inchiostro di china. All'alba, poi, scatta un reostato e il cielo passa di nuovo al grigio. La nebbia s'insinua fin dentro gli armadi (qui li chiamano credenze), per cui le calze e la biancheria sono umide. Anche le lenzuola hanno qualcosa di umidiccio, quandod riesco a trovare il coraggio di infilarmi nel letto ghiacciato. La signora Haig-Ereildoun mi ha permesso di usare lo scaldaletto elettrico acqustato per alleviare i reumatismi del nonno, che si acutizzano appena viene a stare qui. È venuto una volta sola in vita sua, d'estate, e non si è trovato bene. Lei sostiene che alla base dei problemi di salute del padre c'è il sistema di riscaldamento centrale che i nonni hanno installato in casa. Secondo lei, la mia debolezza veniva dal fatto che in Ameica ho vissuto un'esistenza viziata dai comfort. <<Devi proprio avere acqua nelle vene!>> ha esclamato oggi in tono comeprensivo, vedendomi apparecchiare la tavaola per pranzo tenendo la mano sinistra sprofondata nella tasca della giacca. A ogni sillaba le usciva di bocca una nuvoletta bianca. In questa casa tutte le parole ci escono di bocca sotto forma di nubi di ghiaccioli. Il burro, che si compra a panetti da mezzo chilo, si conserva nella dispensa insieme con le tazze di tè, e ogni volta bisogna staccarne delle schegge con il coltello: sono così dure che si spezzano. Una tazza di tè fumante diventa gelida già al secondo o al terzo sorso, e fare il bagno è un'autentica tortura.

- Ti ho incontrato in Inghilterra di Marjorie Leet Ford -

2 commenti:

Unknown ha detto...

Wow :) L'incipit è davvero carino. Non conoscevo questo libro, me lo segno!!!

Pamela ha detto...

L'ho letto diversi anni fa... sono fissata con l'Inghilterra, non potevo certo lasciarmelo fuggire con un titolo così! Lo ricordo come un romanzo leggero ma non sciocco, anzi... molto piacevole ^_^