mercoledì 26 agosto 2015

Recensione: "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci

Buongiorno lettori!!!! 
Dopo una luuuunga vacanza dal blog causa connessione sono ritornata super attiva. Ho letto parecchio e sopratutto sono state bellissime letture, ma nel dettaglio ve ne parlerò in un altro post :) per oggi mi limiterò a una sola. Un libro che ho iniziato parecchio tempo fa e solo questo mese finalmente l'ho concluso con mia somma soddisfazione perché ne vale assolutamente la pena ^_^

Lettera a un bambino mai nato

di Oriana Fallaci

Editore: Corriere della Sera/Bur
Pagine: 95
Pezzo: 1€ in allegato con il giornale nel settembre 2010 (questa edizione)

Voto: 5/5

Trama: Il libro racconta, tramite un lungo monologo, quello che è il travaglio di una donna di fronte ad una gravidanza inaspettata.
Il racconto si snoda attraverso il dialogo della donna con il bimbo che porta in grembo, al quale confida paure, dubbi, timori, speranze e gioie.
Lei chiede al bambino, e quindi a se stessa "Ha senso metterti al mondo, obbligandoti così a vivere una vita in cui esiste la violenza, l'umiliazione e non esiste la libertà?"
Decide che si, è giusto, perché vivere è pur sempre esistere, ed esistere anche se soffrendo è comunque preferibile al nulla.
Quindi, la scelta di portare avanti la gravidanza, di cui se pur con paura ne segue con affetto le fasi.
Una dolce complicità si instaura tra madre e figlio, riguardi affettuosi ai quali però si alternano momenti d'insofferenza verso quell'essere che la sta privando della sua stessa vita.
Ed sarà proprio l'egoismo, il desiderio di non sacrificare la propria libertà d'individuo esistente in favore di uno ancora non esistente, che la porterà a quello che è l'epilogo del libro già anticipato dal titolo.



Lettera a un bambino mai nato è un libro senza fronzoli, realista che però non prende nessuna posizione riguardo al tema dell'aborto, ci prospetta i tanti dubbi, i tanti pensieri che molte donne hanno quando scoprono di essere incinte involontariamente e che non esprimono perché la società nonostante sia così evoluta tecnologicamente ancora giudica, ancora punta il dito. E allora è giusto mettere al mondo un figlio da soli in questo mondo pieno di durezza, ingiustizie, discriminazioni razziali e sociali. 

La donna che parla sotto forma di monologo con il bimbo/a in grembo è una donna senza nome, né volto, né età che potrei essere io, che potrebbe essere una di voi che state leggendo.

Un libro razionale, che fa riflettere qualunque sia il nostro orientamento di pensiero verso questa tema da sempre discusso, da sempre condannato dalla chiesa e da alcuni paesi.

Questa donna appena ha la consapevolezza anche se ancora non la certezza medica, che un esserino è in lei si interroga sulla vita, se questa sarà un dono o una condanna per quella creaturina, è lo scopo di questo libro è appunto la riflessione non il finale in quanto il titolo c'è lo svela.

Un libro bellissimo che in poche pagine, il mio volume ne conta 95 da tanto a cui pensare, tante cose da domandarsi e ci da tutti i punti di vista senza prendere parte ad alcuni di essi. 
C'è il medico che guarda e condanna questa donna, c'è l'uomo che davanti a questa paternità inaspettata prima scappa, poi torna, poi si pente, poi condanna: i genitori di lei che amano incondizionatamente la figlia anche se non approvano la gravidanza fuori dal matrimonio. L'amica di lei che la difende a spada tratta con argomentazioni alquanto dure e forti, la dottoressa che difende le donne e i lori diritti. 
Un libro dalle mille sfaccettature eccezionale dalla prima all'ultima pagina.

2 commenti:

Angela ha detto...

questo libro è sempre lì che mi fa l'occhiolino... Mi sa che devo decidermi a farmi tentare!!

Debora ha detto...

A me è piaciuto molto e poi si legge in poco tempo Angela che di pagine ne sono poche alla fine ;) spero ti piaccia ^^ che leggi tu al momento invece?