Il
treno della paura
di
Jeremy De Quidt
Editore:
Piemme
Pagine:
185
Prezzo:
16,00€
Voto:
3/5
Trama:
Accortosi di aver preso il treno sbagliato, un ragazzo scende alla
prima fermata. È tardi, e si ritrova su una stretta banchina avvolta
nell'oscurità. Sembra deserta finché non compare un uomo con un
cagnolino che si offre di tenergli compagnia. Per ingannare il tempo
in attesa dell'arrivo del treno che lo riporti a casa, lo sconosciuti
gli racconta delle storie. Solo che non sono semplici storie. Sono
veri e propri incubi a cui non puoi sfuggire, se non pagando un
prezzo altissimo...
Il
treno della paura è una raccolta di racconti rivolta a un pubblico
giovane, anche se raccolta di racconti non gli s'addice, sono più
dei racconti in una storia.
Un
ragazzino nella fretta di salire, prende il treno sbagliato e quando
se ne rende conto decide di scendere alla prima fermata utile con la
convinzione di prenderne uno che torni indietro per poi prendere
quello giusto, solo che scende in una fermata insolita, dove non c'è
nessuno di passaggio, non ci sono luci, nessuno in stazione, non ci
sono case o cose nelle vicinanze e con il passare del tempo neanche
treni e la batteria del telefono per chiamare il padre naturalemnet è
morta.
All'improvviso
arriva uno strano signore a passeggio con il suo cane e una lanterna
che si offre volontario nel fargli compagnia raccontando al bambino 8
storie per ingannare il tempo. Solo che questi racconti si
riveleranno inquietanti e sinistri, così come si rivelerà
inquietante e terribile il risvolto finale del libro dopo le
storie...
É
un libro sicuramente per ragazzi però caspiterina l'autore ci si è
messo d'impegno per lasciare ogni finale di storia con quel sottile
file di inquietudine del detto non detto, riproponendolo poi a fine
libro come finale inaspettato. Più che racconti quelli dell'uomo
paiono incubi come dice anche la quarta di copertina. Leggendo i
racconti anche io a tratti sono stata presa dal guardarmi intorno, un
po' come volevano essere i Piccoli brividi di quando eravamo
ragazzini, questo libro mi avrebbe fatto guadagnare notti insonni più
che brividi sopratutto in un determinato racconto, quello di una
ragazza in casa e una luce non proprio stabile... la scrittura è
molto basilare e immediata, forse questo lo categorizza come per
ragazzi, ma vi posso assicurare che si può leggere tranquillamente
anche da più grandi e “regalerà” anche a voi momenti di leggere
ansia... leggera più o meno...