domenica 18 novembre 2018

Recensione: "Mr Zuppa Campbell il pettirosso e la bambina" di Fannie Flagg

 Come si fa, dico io, a non amare Fannie Flagg.. lei è sempre una garanzia *_*

Mr Zuppa Campbell e il pettirosso e la bambina
di Fannie Flagg

Editore: Bur
Pagine: 235
Prezzo: 10.00€

Voto: 5/5

Trama: L’inverno è alle porte e l’anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, porta il nome della famosa minestra pronta perché, quando lo ritrovarono, nella culla ne aveva accanto una lattina), viene avvertito dal medico che se non cambierà clima non vedrà la primavera. Allora lui fa le valigie per Lost River, Alabama, diretto a un albergo che potrebbe fare al caso suo. Quando arriva scopre che l’albergo è andato a fuoco, ma viene accolto dalla piccola comunità del villaggio. E da una bambina che va in giro scalza, zoppica e gioca tutto il giorno con un pettirosso. Anche lei, come Mr. Campbell, non conosce la data del suo compleanno




Un libro che è poesia, è una carezza sul cuore e all'anima... una storia talmente dolce e semplice che non puoi non amare. Fannie Flagg è l'odore di una candela e di dolcetti è il calore dentro casa di una stufa mentre fuori fa freddo.

Mr. Oswald Campbell ormai anziano deve cambiar vita e sopratutto deve cambiar temperatura perchè Cicago è tropo fredda e umida per la sua salute. Ogni posto al sud va bene per un orfano solo come lui e allora ripesca una vecchia cartolina dove c'era la pubblicità di un residence a Lost River e allora fa le valigie e parte, rimanendo di sasso quando scopre arrivando, che non esiste più. Ma ormai c'è e perchè non vedere cosa si può prospettare.
Lost River è una località minuscola con 100 abitanti, un ufficio postale, un postino che consegna su barca e un negozietto di alimentari fornito di qualsiasi cosa si possa aver bisogno che ha un piccolo pettirosso che è un po' la mascotte del posto con il suo dolce cinguettio e una bimba, libera dall'occhio vigile dei genitori, che vaga intimorita nei dintorni.
Lost River è una località dove la gente si riunisce, si vuole bene, si supporta, si raduna, mentre leggi sembra di stare lì, di far parte di quel mondo tranquillo, vorresti trasfeririti lì anche se praticamente non c'è nulla delle scintillanti e movimentate città a parte la quiete, i vicini e gli incontri per le strade.

Fannie Flagg ha la capacità di creare storie dove praticamente trasforma il nulla in tutto. Ti fa amare le sue storie nonostante i colpi di scena non ci siano, non c'è nessun dramma o cataclisma, semplicemente lei dipinge la quotidianità rendendola speciale e luminosa nonostante i nostri protagonisti abbiano i loro problemi, come tutti noi. Sono protagonisti reali, vicino a noi con quel tocco delicato come un poesia e poi non è prolissa per allungare il brodo, a lei bastano 100 pagine o più e voilà il capolavoro è servito!


giovedì 15 novembre 2018

Book Haul luglio/settembre/ottobre

Ormai i mesi passano così senza che me ne renda conto e i libri si accumulano anche se sono stata molto brava visto che ne sono pochi rispetto a quello che compravo prima.

Partiamo con gli acquisti di luglio fatti su Amazon, Meridiano di sangue e La città dei ladri.. entrambi ancora non li leggo, ma di La città dei ladri Silvia inunclick del blog Il piacere della lettura ne ha parlato talmente bene che non prenderlo dalla curiosità!

Saltiamo agosto dove invece non c'è stato
nessun acquisto!!!!!! Poi non dite che non sono brava e andiamo a settembre dove La figlia della fortuna e Il libro dei ricordi perduti sono stati due recuperi fatti da Acciobooks..
Mentre Il sognatore l'ho preso su Amazon e gli altri due invece in edicola ;)
Inutile dirvi che di questo ancora non ne ho letti nessuno, ma E l'eco rispose penso sarà tra i prossimi perchè lo iniziai per vedere com'era e mi stata piacendo molto.

Ottobre, è stato il mese della "rinascita" degli acquisti dove il mercatino dell'usato è stato il mio grande alleato per la maggior parte con ben 17 volumi.. uno scambio con la carissima Selvaggia con I fiumi di Londra, un libro vinto a un giveaway China Town e infine un libro in super super sconto dietro consiglio sempre di Silvia che è Le siamesi..

Al mercatino ho trovato Central Park di Guillame Musso di cui ho sentito parlar molto bene, La testimone del fuoco di Kepler 4 volume della serie di cui mi manca il secondo e il terzo 😕 La lettera d'amore della magnifica Lucinda Riley di cui devo recuperare ancora un paio di libri per averli tutti.. 
Dell'amore e del dolore delle donne di Veronesi non ne so proprio nulla, da come ho capito sono dei racconti sulle donne ed è edito Einaudi ahahahahha Gli Einaudi sono come i Neri Pozza una grande tentazione. Loney di Andrew Michael Hurley anche mai sentito però mi ha ispirato la copertina 😏 Cose che avrei preferito non dire di Cecelia Ahern non vedo l'ora di leggerlo adoro questa scrittrice!
L'incredibile viaggio di Norah Wells è in wish da un po' di tempo che anche se non ricordo la trama l'ho preso subito senza pensarci due volte. Phobia di Wulf Dorn è uno dei libri che mia sorella ha adorato ed era d tempo che mi diceva che dovevo leggerlo che ora dovrò farlo al più presto.
La grande storia dei papi è un saggio sui vari papi della storia, una lettura non proprio leggera che richiederà secondo me parecchia concentrazione. Così come è un saggio I grandi miti greci che mi ispira un sacco. Poi alcuni thriller di cui non avevo mai sentito parlare in giro in cui ripongo alte aspettative: Cypress grove blues, Quota 1222 e Il sigillo del sultano. 
Anche se pure Legami, Spettri e La regina scalza e Storia d'amore e di eresia non li conosco... ahhahha è stato un mega bottino al buio per la maggior parte!

Invece voi ne conoscete qualcuno tra questi, li avete letti?




giovedì 8 novembre 2018

Recensione: "Vox" di Christina Dalcher

Quali sono le 100 parole che decidereste di usare in una sola giornata?


Vox
di Christina Dalcher

Editore: Nord
Genere: Narrativa, distopico
Pagine: 416
Prezzo: 19,00€

Voto: 3.5/5


Trama: Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne.



Un lbro discussissimo che per certi versi mi è piaciuto e per certi versi no, oltre al fatto che ho sentito dire che è molto simile al Racconto dell'ancella della Atwood e ora devo assolutamente leggerlo perchè voglio proprio vedere le diverse somiglianze, però per il momento mi baserò sui fatti oggettivi della mia lettura.

In questo nuovi tempi in America c'è una nuova "rivoluzione" le donne possono dire solo 100 parole al giorno, basta letture,
basta chiacchiere, basta programmi pettegolezzi, basta lavorare, basta scrivere e gesticolare per comunicare, basta basta, si deve tornare 'all'origine' quando la donna era il focolare della casa, che faceva il pane, che accudiva figli e marito pensando e risolvendo ogni loro esigenza, faceva la spesa e obbediva al marito che lavorava e mandava avanti economicamente la casa. Perciò tac un braccialetto conta parole, a 100 arriva la prima scossa poi man a mano sempre più forte fino alla morte. 
Le bambine vengono "educate al silenzio" fin da piccine e la "religione" e la "buona disciplina" viene predicata a gran voce dal Movimento per la Purezza che con il loro carisma ha ridotto al silenzio un'intera nazione, toccando l'estremismo e fanatismo della cosa.

Un movimento che si è insinuato lentamente, e che velocemente ha cambiato la vita delle persone senza che queste avessero neache il tempo di accorgersi di cosa stesse succedeno realmente.

Jean McClellan si ritrova catapultata in un mondo a lei sconosciuto in cui cerca di rimanere a galla e di far rimanere a galla sua figlia di sei anni e di non far cambiare i suoi figli maschi che purtroppo iniziano a entrare nel sistema grazie a un efficace lavaggio del cervello a scuola da parte dei suoi professori, fino a quando la sua bravura in quello che faceva prima di essere azzittita come donna non tornerà utile ai "grandi" e forse questa sarà la sua unica possibiltà per far qualcosa, per cambiare le cose e mettere fine a questa follia.
E così che si snocciola la storia, particolarmente incentrata sulla società mostrandoci man a mano come ha preso piede fino all'oggi quando nessuna donna può uscire dal Paese per andare negli altri dove questo folle movimento non c'è.

Come storia in sè per sè a me è piaciuta, si legge velocemente e molto scorrevole e comunque a me personalmente mi ha preso dal principio alla fine. La sua pensata è geniale (ora se l'ha scopiazzata alla Atwood come si dice non lo so) anche perchè sempre di più la nostra società ci 'bastona', vuole sottometterci e non è poi così lontano il pensiero che i grandi vogliano il nostro silenzio, anche perchè esistono ancora civiltà che sottomettono la donna agli uomini, come coloro (purtroppo non ricordo chi scusate) che amputano il clitoride delle bimbe fin da piccole perchè loro non devono provare piacere quando saranno grandi duranti i rapporti con i propri mariti.

E' una lettura con in sè una chiave agghiacciante, dove la società è ben rappresentata basti leggere di Steven che entra nel meccanismo e comincia ad avere nei confronti della mamma quell'attegiamento di superiorità nonostante sia ancora un ragazzino delle superiori. 
L'unica pecca è che il finale mi ha fatto storcere il naso in alcuni punti e l'ho trovato troppo frettoloso e sopratutto troppo semplice per l'enormità della portata della situazione in cui è ambientato.