sabato 3 maggio 2025

www Wednesday

Non mi sono scordata del blog un'altra volta, ma l'ingresso nel 9 mese di gravidanza mi sta portando ad avere qualche impegno ulteriore oltre il lavoro che devo finire di sistemare prima dell'arrivo della signorina e le letture. Le letture che mi hanno catturata e tenuta lontana perché dovevo assolutamente arrivare alla fine!!! 

Cosa ho letto?

Ho terminato di ascoltare in audiolibro La falena cremisi di Kristen Ciccarelli che mi ha profondamente delusa anche se adesso voglio sapere come prosegue il trash.

In cartaceo ho letto La parola ai morti. Indagini di un medico legale di Philippe Boxho, interessante e pieno di aneddoti affascinanti nell'ambito delle scienze forensi, di cui trovate la recensione che ho messo ieri. 
Fourth Wing di Rebecca Yarros l'ho letto in 3 giorni tanto mi ha fatto tornare ragazzina. Quel misto di fantasy, amore, avventura e colpi di scena. Sinceramente l'ho comprato perché si vede talmente tanto in giro che alla fine ero curiosa di sapere cosa ci fosse mai scritto per essere così acclamato e amato, e pensavo lo avrei bocciato invece ci sono caduta con tutte le scarpe, che sono andata subito a prendere il 2 e il 3. 



Cosa sto leggendo?

Il metodo del becchino di Oliver Pötzsch
primo libro di una serie di 2, fin'ora, mi sta prendendo molto e mi sono accorta che praticamente parla anch'esso di cadaveri in decomposizione e omicidi. Un thriller davvero accattivante e particolare... 








Cosa leggerò? 

Ma naturalmente Iron Flame di Rebecca Yarros! Certo non me
l'aspettavo così enorme di mole, ma il colpo di scena finale di Fourth Wing è troppo wow per farmi intimorire. 

venerdì 2 maggio 2025

Recensione: "La parola ai morti. Indagini di un medico legale" di Philippe Boxho

La parola ai morti. 
Indagini di un medico legale 

di Philippe Boxho 

Editore: Ponte alle grazie
Pagine: 240
Prezzo: 18,00€

Voto: 4/5 


TramaQuella del medico legale è una professione affascinante, che richiede rigore ma anche una sensibilità fuori dal comune, perché spesso un corpo senza vita è l’unico testimone di una verità che non può essere conosciuta altrimenti. Con il bisturi in mano, chi effettua un'autopsia esegue un'indagine vera e propria, portando alla luce i misteri che i morti nascondono. Ogni livido, ogni frattura, ogni segno sulla pelle racconta una storia: un omicidio, un suicidio, una morte naturale. E ogni caso è diverso, ogni corpo è un puzzle da ricomporre, una narrazione da riscrivere. In questo libro, Philippe Boxho, medico legale da oltre trent'anni, ci racconta di un mestiere che richiede pazienza, precisione e determinazione, perché ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Attraverso esempi concreti, tratti dalla sua esperienza tra la scena del crimine e la sala autoptica, l’autore riesce a trasformare ogni storia professionale in un racconto avvincente. Caso editoriale, con un milione di copie vendute in Francia e in Belgio, La parola ai morti ci svela in che modo i cadaveri possano ancora parlarci. Basta solo saperli ascoltare.




Affascinante, curioso, e non adatto ai deboli di stomaco o comunque a chi si impressiona a parlare di decomposizione di cadaveri in vari stadi, di larve e mosconi, di suicidi o omicidi. 

Però per tutti voi che siete affascinati da questo mondo così sotterraneo, perché non è che proprio vediamo cadaveri sezionati tutti i giorni, questo libro mette in luce quello che c'è dietro il mondo del patologo forense, che è quella figura di cui tutti aspettano l'arrivo quando c'è una morte sospetta o un omicidio.  Colui che fa da subito una prima analisi alla scena del crimine, o presunta tale, dando quelle che sono le prime informazioni tipo la presunta ora del decesso in base alla temperatura del corpo o la presenza del rigor mortis e poi colui che nella solitudine di un'obitorio, insieme al suo assistente, esaminerà tutto ciò che il corpo dello sventurato ha da raccontare sulla sua morte. 
E a volte come spiega lo stesso Boxho le cause sono assurdamente stravaganti e evitabili, come il tizio che è morto con una forchetta che aveva in gola da giorni mi pare.
 
Nel suo libro racconta anche aneddoti circa apparenti suicidi, che grazie al suo lavoro se vengono chiamati possono essere smascherati. 

Nella prima parte invece si concentra nel darci un'idea di come è arrivato a scegliere questo lavoro nella vita (lui che voleva farsi prete addirittura) perché soprattutto all'inizio è un mondo duro anche solo per la puzza e le scene che si incontrano.
Vi dirò mi farebbe senso vedere un morto che è stato in acqua magari più di due settimane con tutto quello che ne deriva. 
E poi Boxho ci illustra qui e li delle piccole nozioni tipo che animali compaiono prima, che liquidi si possono vedere, il colorito che si assume in base alle varie fasi di morte... ecco perchè a tratti non è proprio per tutti. 

Però sarò sincera questo libro mi ha affascinata e incuriosita tant'è che sto leggendo un thriller, Il metodo del becchino di Oliver Pötzsch, in cui il becchino di questo camposanto di Vienna del 1893 è appassionato di questo mondo che ne sta scrivendo un manuale L'almanacco per becchini. 

Se anche voi siete un pochino incuriositi vi consiglio caldamente questo libro e fatemi sapere se siete a conoscenza di qualche altro libro con le stesse tematiche da consigliarmi!!!