giovedì 17 novembre 2016

Chi ben comincia... #135: "Niente di vero tranne gli occhi" di Giorgio Faletti

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Io non so voi ma gli incipit di Faletti sono qualcosa di maleficamente geniale e intrippante *_* che ti fa dire: LO.DEVO.ASSOLUTAMENTE.LEGGERE.!!!


Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore.
La ragazza, che un giorno sarà seduta nell'oscurità come in una poltrona, ne avrà avuto a sufficienza dell'uno e dell'altra per averne paura. Avrà imparato fin troppo bene e a sue spese che la vista a volte non è un fatto esclusivamente fisico ma mentale. Improvvisamente, i fari di una macchina di passaggio disegneranno un riquadro luminoso che percorrerà le pareti con rapida furtiva curiosità, come alla ricerca di un punto immaginario. Poi, dopo la prigionia della stanza, quel ritaglio di luce ritroverà la libertà della finestra e tornerà fuori, all'inseguimento della macchina che l'ha generato. Oltre la cortina delle tende, oltre i vetri, oltre i muri, nel buio giallastro di mille lici e di mille neon, ci sarà ancora quella follia incomprensibile che chiamano New York, la città che tutti dicono di detestare e che tutti continuano ostinatamente a percorrere con l'unico scopo non dichiarato di capire quanto l'amano. E col terrore di scoprire quanto poco ne sono riamati. Così, si ritrovano a essere solo uomini, uguali a quelli che popolano tutto il resto del mondo, semplici essere umani che si rifiutano di avere occhi per vedere, orecchie per sentire e una voce da contrapporre ad altre voci che gridano più forte.
Sul tavolino di fianco alla sedia su cui è seduta la ragazza ci sarà una Beretta 92 SBM, una pistola col manico di dimensioni leggermente ridotte rispetto al normale, appositamente costruita per adattarsi a mano femminile. Prima di appoggiarla sul piano di cristallo avrà inserito con un gesto deciso il colpo in canna e i rumore dell'otturatore sarà rimbalzato nel silenzio dell stanza col suono secco di un osso che si spezza.

2 commenti:

Angela ha detto...

non sai da quanto mi ripeto di leggere un romanzo di faletti! devo solo scegliere da quale cominciare ^_^

Debora ha detto...

Io ho letto Io uccido ed è strepitoso!!!