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Vi lascio le prime righe del primo volume della trilogia di Camilla Morgan-Davis che mi ripromette sempre di iniziare ma poi non lo faccio mai...
***
Appena un quarto di Luna Nuova fece capolino nel cielo notturno, una ragazza dai lunghi capelli neri uscì di nascosto, saltando giù con un balzo dalla finestra della sua camera. Nel bosco, che apparve come una corte di cristallo raggelata dall'inverno, preferiva restare da sola.
Se i suoi genitori adottivi l'avessero scoperta,sicuramente non le avrebbero risparmiato rimproveri e la solita ramanzina. Era pericoloso, lo ripetevano sempre. Ma la ragazza dai lunghi capelli neri di poche cose aveva paura, e né la notte né il bosco rientravano fra queste. La luna, per quanto incapace di riscaldare come il sole, illuminava gli alberi con netti contrasti e la sua debole luce permise alla ragazza di avanzare con decisione.
Il buio tentò di prenderla come se possedesse mani e palmi di cera pronti a sfiorare, toccare e forse rapire. Una falce con la gobba rivolta a destra sfavillò fra le nuvole grigie quanto il piombo e la ragazza sollevò la testa, scrutandola, e vi riconobbe un'amica a cui essere devota.
La nebbia brillava sprigionando una polvere azzurrina, simile alla Luna stessa quando cambia il tempo. Avvolti dalle sue spire, i contorni degli alberi e i ghiaccioli sui rami sembravano fluttuare. La ragazza li sfiorò correndo, tagliando il vento con il suo corpo, diventando simile a una lama.
- Il canto della notte di Camilla Morgan-Davis -
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