venerdì 8 febbraio 2013

Recensioni: "D'odio, d'amore e d'altro ancora" & "Figli delle stelle"

Doppia recensione oggi, di due raccolte di racconti che ho letto, grazie all'autore che me li ha gentilmente inviati ^_^ dello stesso potete leggere la mia recensione (Qui) sul libro "Il precario equilibrio della vita"

D'odio, d'amore e d'altro ancora
Editore: Fiori di campo
Pagine: 71

Trama: La raccolta si compone di quattro racconti scritti in un arco di tempo che va dal 2000 al 2005.
Lo spirito comune che anima i racconti di questa raccolta consiste nel presentare situazioni che, viste da un particolare punto di osservazione, si trasformano in qualcosa di diverso, almeno all’apparenza.
Come in un gioco di specchi, la realtà appare deformata e totalmente diversa cambiando l’angolazione da cui la si guarda o, ed è questo caso, la si narra. 
I temi trattati sono l'Amore, L'Odio e tutte le sfumature di sentimenti comprese tra questi due Estremi. 
Estremi antitetici eppure inscindibili come facce di una stessa medaglia. 
Cos'è l'Odio se non la forma più pura, non mediata di Amore negativo? 
L'aura di mistero che circonda il legame tra Amore e Odio, il trasformarsi e il confondersi dell'uno nell'altro, il rincorrersi di queste pulsioni primordiali tra presente e passato così come il narrare una condizione umana al limite: fra vita e morte, salute e malattia, realtà e sogno è la materia che accomuna i racconti della raccolta.
Racconti che giocano a ribaltare il verso della realtà, superando i luoghi comuni, per svelarne l’aspetto misterioso e, a volte, magico.

Figli delle stelle
EditoreDirezione Comunicazione & Marketing del gruppo Engineering
Pagine: 83

TramaRaccolta di Racconti che ne sono 8: 
1.L'incarico 
2.Il bambino più vecchio del mondo 
3.Autopsia 
4.Un anno all'ora 
5.La partita 
6.Vacanze romane 
7.Risveglio 
8.Figli delle stelle

Recensioni

Di solito non le leggo, perchè in poche pagine non si riesce a descrivere un personaggio, per darti ciò che un libro fa in più di 100/200 pagine e oltre, basti pensare alla raccolta di racconti Danze dall'inferno per intenderci quella con Stephenie Meyer... veramente pessima, i personaggi poco caratterizzati, storie banali, corti e con un finale aperto neanche fosse una saga. 
Invece Giorgio Marconi è riuscito a scrivere ben 2 serie di racconti dove i personaggi sono ben caratterizzati,  ti riescono a entrare nel cuore e le storie riescono a regalarti una rosa di emozioni vaste.
Abbiamo nella prima raccolta L'incarico, dove vediamo un serial killer che è impegnato in un incarico assai strano, con un finale dai risvolti imprevisti.
La memoria del mare, in cui c'è un uomo che sta seduto su una riva a leggere e ripensare a un diario.
Una storia delicata e commuovente che in poche righe riesce a esprimere una dolcezza infinita.
Figli delle stelle, un racconto che sa di mistero e tristezza, in cui tre bambini trovano un luogo magico dove passare l'estate più bella della loro infanzia, che creerà un legame che va al di là del tempo e della vita.
La partita, in cui troviamo tutta la tristezza e la sofferenza che ogni persona anziana affronta al tramonto della loro vita sopratutto se è solo, dove la morte è quasi vicina e può colpire chiunque.
Troviamo un signore anziano, che sta aspettando il sabato pomeriggio per potersi riprendere la sua rivincita a carte nel solito bar con il suo amico, che purtroppo non arriverà più.

Nella raccolta "Figli delle stelle" troviamo alcuni racconti già presenti sopra più altri.
Nel Il bambino più vecchio del mondo, ci troviamo catapultati in un futuro dove un bimbo è rimasto per 152 dentro una capsula e un giorno si ritrova nel mondo reale, dove scopre la bellezza dei fiori, del cielo, dove in poco tempo scopre una miriadi di cose, la tenerezza, il dolore, l'amore e anche la bellezza di poter morire tra le braccia di una dolce e gentile bambina che gli accarezzerà i capelli mentre lui viaggia fino alla morte.
Autopsia, dove troviamo un uomo che la vita ha sbeffeggiato di continuo, una vita piena di rifiuti e delusioni, e in 3 pagine riusciamo a capire la solitudine, la tristezza che lo spinge a fare le cose macabre che fa.
Un anno all'ora, dove troviamo un uomo che riesce a cogliere le cose veramente importanti della vita, l'amore, e quando sia prezioso ogni istante, ogni gesto anche il più semplice perchè è proprio quel piccolo tocco che rende la nostra vita veramente bella e degna di essere vissuta attimo per attimo.
Vacanze romane, parla di un pittore di strada che salva una ragazza con la sua Vespa 125 negli anni '50 quando era giovane. Il suo compagno Edmondo lo ritrae in questo momento comico e una bella americana decide di comprare il dipinto e fa una dedica sulla copia senza sapere che si rivelerà una sorpresa...
Risveglio, sono le considerazioni di un uomo che ogni giorno si guarda sia dentro che fuori e cerca disperatamente di cambiare una vita che ripugna anche lui.

Con uno stile fluente, asciutto e agro-dolce Giorgio Marconi ci mostra i più disparati stati d'animo degli uomini, scorci di vite vere, due raccolte che consiglio veramente perchè non è da tutti riuscire ad entrarti nel cuore con semplici racconti di poche pagine ognuno.

Voto: 5/5

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