lunedì 23 maggio 2016

Recensione: "Sly" di Banana Yoshimoto

Buon inizio settimana a tutti! Come avete passato questo week en: spaparanzati al sole o comodamente sul divano a casa sempre in compagnia di un fedele libro? :)

Sly
di Banana Yoshimoto

Editore: Feltrinelli (economica universale)
Pagine: 136
Prezzo: 6.50€

Voto: 2.5/5

Trama: Tokyo, oggi. Kiyose, la giovane donna che racconta la storia in prima persona, viene a sapere che Takashi, un suo caro amico bisessuale con il quale aveva avuto una relazione, è sieropositivo. La notizia sconvolge il piccolo cerchio di amici di cui fanno parte anche Mimi, l'attuale compagna di Takashi, e Hideo, un giovane gay che a sua volta ne era stato l'amante. Hideo e Kiyose si convincono a fare il test, il cui esito si saprà non prima di due settimane. Per sfuggire all'intollerabile attesa, gli amici decidono di realizzare un vecchio sogno: visitare insieme l'Egitto. Il viaggio, intenso e a tratti rarefatto, prevede come ultima tappa Roma, che riserva loro l'incanto degli attimi che si sanno irripetibili.

Recensione

Io e la scrittura orientale siamo poco o quasi per niente compatibili, non so apprezzare purtroppo le infinite riflessioni guardando il Nilo o meglio che fa la protagonista guardandolo ovvero 2 pagine su 5 e no non c'è la posso fare insomma all'inizio ci stanno bene non mi dispiacevano ma a lungo andare insomma.. che palle sono più quelle che il racconto del viaggio di quello che vedono!
Ma penso che questa scrittura come dire filosofica sia proprio una loro caratteristica, non so, ho altri libri di altri scrittori però sempre di quel filone come Norvegia Wood o Non lasciarmi che ancora non ho letto ma spero proprio che siano migliori.

Questi tre amici da anni che sono stati insieme apprendono la brutta notizia che Takashi è sieropositivo e che posso essere infetti anche loro in quanto hanno avuto rapporti e per ingannare il tempo di attesa dei risultati decidono di fare insieme quello che sarà il loro Viaggio della vita che hanno sempre sognato di fare, di andare insieme in Egitto e poi a Roma.

Bah sinceramente io ho fatto fatica a leggere 136 pagine, veramente lento per i miei gusti. Indisutibilmente scritto bene, ma troppo prolisso nei pensieri personali che negli avvvvenimenti del viaggio stesso.

Qualcuno di voi lo ha letto? Che ne pensate? Ma sopratutto come sono gli altri suoi libri, io volevo comprare Kitchen ma a questo punto non ne sono più convinta...

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