giovedì 27 giugno 2013

Chi ben comincia... #31

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


L'incipit di oggi è quello di un libro, precisamente il secondo di una serie che è iniziato così senza che prima venisse pubblicato il primo, oltre che i seguiti, e uno dei pochi libri che ricordo bene perchè l'ho trovato veramente brutto, che 1 stellina è già troppo... ve lo propongo perchè sono curiosa di sapere che ne pensate voi, ma vedrete che già le prime righe parlano da soli ^^

*** *** ***

<<Brutta stronza succhiasangue, mi hai ucciso!>>.
Tommy era al suo primo risveglio da vampiro. Diciannove anni, corporatura esile, aveva trascorso tutta la vita tra stati di meraviglia e confusione.
<<Volevo stare con te>>. Jody, pallida, bella, una lunga chioma rossa che le scendeva sul viso, un naso grazioso che si tuffava nel mezzo a una spruzzata di lentiggini, e un enorme sorriso impiastricciato di rossetto. Era una non-morta da un paio di mesi appena, e stava ancora lavorando al suo aspetto spettrale.
<<Certo. Per questo hai passato la notte con lui>>. Tommy indicò un punto dall'altra parte del loft, dove c'era una statua di bronzo a grandezza naturale: un uomo con un abito stracciato. All'interno del guscio di bronzo c'era il vecchio vampiro che aveva trasformato Jody. E li accanto c'era il guscio di Jody. Quando, al sorgere del sole, erano caduti nel sonno dei morti, Tommy li aveva portati dagli scultori che vivevano al pianoterra del suo palazzo, e li aveva fatti rivestire di bronzo. Aveva pensato, in tal modo, di prendersi un po' di tempo per pensare, impedendo a Jody di scappare con il vecchio. Ma aveva commesso un errore: aveva praticato due fori nelle orecchie nella scultura della ragazza, perchè potesse sentirlo. Durante la notte che aveva preceduto la bronzatura, però, il vecchio le aveva insegnato a trasformarsi in nebbia, e così era fuoriuscita dall'involucro e adesso... bé, erano lì tutte e due: morti, innamorati e furiosi.

- Suck! Una storia d'amore di Christopher Moore -

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