venerdì 7 ottobre 2016

Chi ben comincia... #133: "La ragazza che sapeva troppo" di M.R. Carey

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?
-Apri un libro a caso dalla tua libreria 
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Riprendiamo a pieno ritmo anche le altre (anche se poche) rubriche a partire da Chi ben comincia.. che mi è mancata.


Il suo nome è Melanie. In greco antico significa "scura" anche se, per la verità, ha la carnagione piuttosto chiara, quindi forse non è un nome troppo azzeccato. Pandora le piace molto di più, ma non si può scegliere. È Miss Justineau che assegna i nomi da una lunga lista. A ogni bambino nuovo tocca il primo nome dell'elenco, quello dei maschi se è maschio, quello delle femmine se è femmina; c'è poco da discutere, è così e basta, dice Miss Justineau.
È da un pezzo che non arriva più un bambino nuovo. Melanie non sa perché. Prima capitava molto più spesso. Ogni settimana, ogni paio di settimane, coglieva brandelli di parole nella notte, ordini sussurrati, lamenti, talvolta un'imprecazione o il rumore della porta di una cella che sbatteva. E dopo un po', di solito un paio di mesi, c'era un viso nuovo in classe: un bambino o una bambina, che magari non sapeva ancora parlare. Ma imparava alla svelta.
Melanie stessa è stata una bambina nuova, anche se ora non se ne ricorda più, perché è passato molto tempo. Prima che arrivassero le parole, esistevano solo cose senza nome, r le cose senza nome non si fissano nella mente. Scivolano via e svaniscono.
Ora ha dieci anni e la carnagione di una principessa delle fiabe: è bianca come la neve. Ora sa che quando diventerà grande sarà bellissima, e una schiera di principi si affollerà ai piedi della sua torre per arrivare fino a lei a salvarla.
Sempre che abbia una torre, è ovvio.
Nel frattempo ha una cella, il corridoio, l'aula e la stanza delle doccie.






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