Ho comprato questo libro in edicola per caso, era da un po' che volevo leggere qualcosa di Mauro Corona e devo dire che non sono rimasta delusa per niente anzi recupererò senz'altro gli altri suoi libri.
La fine del mondo storto
di Mauro Corona
Editore: Corriere della Sera
Pagine: 138
Prezzo: 7.90€
Voto: 4/5
Trama: Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il
carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento
ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini
si guardano l'un l'altro. E ora come faranno? La stagione gelida avanza
e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è
nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un
deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica
dei locali. Rapidamente gli uomini capiscono che se vogliono arrivare
alla fine di quell'inverno di fame e paura, devono guardare indietro,
tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le
cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi
insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo
intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano
ad accendere fuochi, cacciare gli animali, riconoscere le erbe che
nutrono e quelle che guariscono. Resi uguali dalla difficoltà estrema,
gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più
giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma
il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute
dell'uomo... Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un
romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma
soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata
denuncia di un futuro che ci aspetta.
Anche quest'anno ho avuto la mia dose di libri catastrofici e questo di Mauro Corona forse lo è ancor di più perché lo scenario che rappresenta è quello che tutti immaginiamo accadrà se si continua a sfruttare così la Terra, senza rispetto, senza freni, come se fossero inesauribili le sue risorse.
Il petrolio finisce, l'elettricità smesse di esserci, la terra svuotata si ferma e mette alla prova l'uomo.
Con uno stile semplice, asciutto, lineare, senza preamboli e fronzoli, dritto al punto, crudo senza indolorare la pillola.
La terra ha detto basta e allora che fare?? All'inizio lo scompiglio è inevitabile, ognuno cerca di prendere più scorte possibili, c'è chi ruba all'altro, chi fa incetta dei supermercati, ognuno pensa per sé.. ma la fine delle scorte è prevedibile prima o poi, e allora si comincia a bruciare tutto ciò che è infiammabile per far calore, l'inverno è sempre più brutale, feroce sopratutto quando ti ritrovi ad affrontarlo senza comodità, senza riscaldamento, sopratutto quando hai davanti a te 9 mesi di gelo, neve, freddo, vento, pioggia senza acqua, le medicine cominciano a mancare e allora ti ammali e se non sei forte muori... le morti sono tante, iniziano sempre i più deboli a lasciarci i malati attaccati ai macchinari, gli anziani, per poi passare ai bambini, ai ragazzi disabili che purtroppo vengono abbandonati a sé stessi... è una moria di gente senza fine... fino a quando non si capisce che fare gioco di squadra potrebbe salvarti il culo e che la soluzione c'è ed è a portata di mano, solo che la tecnologia, il benessere ti hanno fatto scordare come si fa a vivere... con la natura semplicemente.
Infatti gli anziani, o le famiglie di campagna sono coloro che in mezzo a tutta questa confusione sanno come arrivare alla primavera, che stanno abbastanza tranquilli perchè hanno le mani e il saper fare dalla loro parte, hanno la terra e i vecchi che conoscono l'antica arte del saper vivere con quello che la natura offre a ogni stagione. E allora è una corsa a farsi imparare, al sapersi imparare e adattare a una nuova vita.
Ma il lupo perde il pelo e non il vizio... e ci sarà sempre che una volta che ha soddisfatto i bisogni primari, cercherà di elevarsi un gradino più in sù, perchè l'uomo sa scordare presto appunto la lezione!
Infatti gli anziani, o le famiglie di campagna sono coloro che in mezzo a tutta questa confusione sanno come arrivare alla primavera, che stanno abbastanza tranquilli perchè hanno le mani e il saper fare dalla loro parte, hanno la terra e i vecchi che conoscono l'antica arte del saper vivere con quello che la natura offre a ogni stagione. E allora è una corsa a farsi imparare, al sapersi imparare e adattare a una nuova vita.
Ma il lupo perde il pelo e non il vizio... e ci sarà sempre che una volta che ha soddisfatto i bisogni primari, cercherà di elevarsi un gradino più in sù, perchè l'uomo sa scordare presto appunto la lezione!
Un libricino assolutamente da leggere, perchè ti ricorda come un campanello che prima o poi la "cuccagna" avrà fine e farsi trovare impreparati o non correndo a rimedio morire sarà il nostro destino o delle generazioni che ci saranno.
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