Una forza cieca guida il destino degli uomini verso la felicità o la sventura. Nessuno sa cosa sia, chi la generi e perché. Una dea bendata con un piede sulla ruota: così la immagina. da tempo immemore, la cultura popolare.
Gioca con la vita, distribuisce miseria e successo. Costruisce e distrugge anche mentre si è distratti.
<< Senza la fortuna non si combina niente >> afferma spesso Angelo. E ora se lo ripete nella testa, mentre l'aereo viaggia a velocità di crociera sopra l'Atlantico, oltre le nuvole, dove il cielo è sempre terso e il tempo non ha consistenza. La luce fuori è accecante, i cumulonembi sembravano una landa deserta di un bianco candido su cui poter camminare. Sopra quella cortina, gli uomini sono sospesi nell'attesa di essere nuovamente richiamati dalla gravità, alla vita.
Nei suoi settantacinque anni, Angelo ha volato solo un paio di volte. Sprofondato nel sedile blu impregnato dalla nicotina, tamburella il bracciolo con le dita, seguendo il ritmo dei pensieri. Per un secondo si sente in trappola, fatica a deglutire, tenta di controllare un principio di vertigine.
Segue con lo sguardo il passaggio nel corridoio di un distinto signore che indossa, come tutti, un abito elegante - è così che si viaggia in prima classe - e che riconosce l'uomo seduto nella fila opposta, nonostante indossi occhiali da sole dalle lenti scure: si ferma e gli fa i complimenti per i suoi film.
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