giovedì 24 settembre 2015

Chi ben comincia... #114: "Amami per come sono" di Jenny Hale

Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?

-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 10, 15, 20 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.


Non saprei dirvi se questo incipit mi piaccia o meno.. da una parte sono curiosa di continuare a sapere dove sia la protagonista, ma dall'altro non mi dice poi molto... In questo periodo sono strana -_-" anche se penso che questo libro sarà tra le mie prossime letture ahahhahahaha ^^

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Non piangere, disse Libby a sé stessa, mentre si scrostava il fango dalle Tony Burch che aveva comprato a Manhattan solo la settimana prima. Le erano costate quasi quando il biglietto aereo. Probabilmente quelle scarpe perfette erano ormai rovinate. Ma in realtà non erano le scarpe sporche ad averla rattristata: era sull'orlo di una crisi di nervi in generale. Nel tentativo di alleviare la tensione che stava consumando ogni fibra del suo corpo, si concesse di posare lo sguardo sull'albero di corniolo che era in giardino.
Era identico a quello su cui era salita tante volte da bambina.
All'epoca, la sua corporatura esile le aveva permesso di arrampicarsi facilmente sui rami sottili. Mettendo un piede nel punto esatto in cui i rami spuntavano dal tronco dell'albero, ne afferrava uno più alto, e così via. Riusciva a sentirne la ruvidezza sotto i palmi, nonostante la corteccia fosse liscia. A ogni passo, i rami traballavano sotto il suo peso, facendo oscillare i fiori bianchi alle estremità.
Quando raggiungeva la cima, appoggiava la schiena contro il tronco e coglieva i boccioli, facendo dei piccolo bouquet. Scorgeva perfino la baia, da lassù. Si godeva la tranquillità del suo posticino in cima all'albero. In compagnia dei suoi pensieri, se ne stava seduta lì, lontano dalle richieste di sua madre, dalle sue pressioni dell'adolescenza e dai drammi familiari.
Ma non passava mai molto tempo prima che sua madre la notasse dalla finestra della cucina. Celia Potter le urlava che le signorine per bene non si arrampicavano sugli alberi e che era meglio che scendesse prima che qualcuno la vedesse. Lei obbediva sempre. Non che fosse d'accordo con sua madre, ma voleva renderla felice. Quel ricordo la colse di sorpresa.
Sentì un trillo familiare provenire dalla borsa e, continuando a trascinare le scarpe sul selciato, tirò fuori il cellulare. Si mise la borsa a tracolla e si guardò intorno. Si trovava in mezzo al nulla. Non riusciva nemmeno a vedere il cottage più vicino.

- Amami per come sono di Jenny Hale -

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