Titolo: La storia di una bottega
Autore: Amy Levy
Editore: Jo March
Pagine: 216
Prezzo: 12,00€
Data di uscita: 10 aprile 2013
Trama: Nella Londra di fine Ottocento, le
giovani sorelle Lorimer perdono improvvisamente il padre e finiscono sul
lastrico. Rifiutandosi di accettare un destino che le vedrebbe tutte divise tra
i vari familiari che si sono offerti di dar loro ospitalità e protezione,
intraprendono un percorso più complicato e rischioso, che però permette loro di
restare insieme e di sopravvivere con le proprie forze. La preziosa eredità che
hanno potuto mettere da parte, infatti, non è una somma di denaro bensì la
capacità di esercitare l’arte che hanno imparato dal genitore e che intendono
coltivare con passione e volontà tanto da farne un mestiere. Tra lo sgomento
dei parenti, le quattro donne scelgono di mettere in vendita la grande casa di
famiglia e di trasferirsi nell’affollata e viva Baker Street, nel centro di
Londra, dove aprono una bottega di fotografia.
Non è facile la vita delle giovani
fotografe, presto bersagli di commenti maligni dovuti alle loro necessarie
frequentazioni con le botteghe d’arte e gli artisti più in voga. Lacerate dai
dubbi, sballottate dai colpi della fortuna, eppure appassionate e tenaci,
Gertrude, Lucy, Phyllis e Fanny resistono alle privazioni e alla miseria,
conquistandosi uno spazio nella società e difendendo con le unghie la propria
indipendenza. Una indipendenza ancora per nulla scontata nella tarda età
vittoriana, quando la “new woman” è una creatura ancora sperimentale, che deve
lottare per ritagliarsi un proprio spazio nel mondo pubblico.
Che ne pensate?? Avete letto anche Nord e sud??
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