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Comunque tornando a noi, i vincitori anche oggi saranno scelti da me in base alle risposte :)
Gli ebook messi in palio sono:
Cercando Alaska
di John Green
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?
*** *** ***
L'età del desiderio
di Jennie Fields
È l’inverno del 1907 quando Teddy e Edith Wharton prendono in affitto a Parigi un magnifico appartamento che sfoggia le caratteristiche più incantevoli del Faubourg: soffitti altissimi, boiserie di squisita fattura, stucchi eleganti.
Teddy, tuttavia, sopporta a malapena Parigi e rimpiange The Mount, la casa che la coppia ha lasciato nel Massachusetts, con i cavalli, i maiali e i polli. Ha dodici anni più della moglie e ognuno di quegli anni gli si legge in faccia. I capelli diradati sulla fronte, i baffi ispidi, gli occhi di un azzurro vacuo. A volte racconta storie interessanti. Spesso si lascia andare su una poltrona, l’amata bottiglia di brandy sul tavolino accanto, il viso ruvido e arrossato, le mani tremanti.
Edith, discendente di un’antica e ricca famiglia newyorchese, è un’autrice nota negli Stati Uniti. Ha scritto un romanzo sull’aristocrazia finanziaria americana, La casa della gioia, che è stato osannato dalla critica. Anche se ha superato i quaranta, ha comunque una figura giovanile, snella, grandi occhi nocciola, una massa splendente di capelli biondo rame. La sua rigida e antiquata educazione la costringe in vestiti fatti di strati su strati di stecche e mussola che non le donano affatto. Ma quegli abiti ingombranti celano un animo inquieto e un cuore pronto ad accendersi.
A Parigi, frequenta il salotto della Comtesse Rosa de Fitz-James, un’ebrea austriaca vedova di un dispotico conte, che si circonda di una vasta ed eccentrica bohème: l’Abbé Mugnier, con il suo comico ciuffo di capelli bianchi e un senso dell’umorismo a dir poco boccaccesco; il drammaturgo Paul Hervieu e il poeta Abel Bonnard, puntualmente impegnati in strenue dispute su cosa renda bello l’essere umano; il ballerino russo Alexi Toplar e il maestro Emmet de Carlo, che si guardano con eccessivo affetto, men-tre la moglie di Toplar li osserva imbronciata; l’incantevole Anna Comtesse de Noailles, la giovane poetessa che con i suoi versi audaci e sensuali inebria ogni vero lettore di Francia e che tutti i pittori sono in attesa di ritrarre. Un mondo fatto di charme, agio e costumi eccentrici che attrae la scrittrice americana. Un mondo, tuttavia, che le rimarrebbe estraneo se non si imbattesse un giorno in uno di quei giovanotti alla moda che frequentano Henry James, e ai quali lo scrittore elargisce la sua saggezza. Si chiama Morton Fullerton, è un americano che scrive per il londinese Times e parla e veste come un perfetto francese: cravatta color melanzana, trafitta da una candida perla, camicia inamidata con il plastron separato.
Nei suoi occhi color zaffiro, nelle sue ciglia nerissime e lunghe come quelle di una giraffa e, soprattutto, al cospetto del suo atteggiamento sfrontato e virile, naufraga il cuore di Edith Jones, maritata Wharton.
Basato sulla corrispondenza privata di Edith Wharton, L’età del desiderio è un elegante e appassionato romanzo biografico che narra l’«educazione sentimentale» di una donna agli inizi del Novecento. Un’opera che, con una prosa raffinata e toccante, riporta in vita un tempo dimenticato e la figura complessa e attraente di una delle più grandi scrittrici della prima metà del Novecento.
Teddy, tuttavia, sopporta a malapena Parigi e rimpiange The Mount, la casa che la coppia ha lasciato nel Massachusetts, con i cavalli, i maiali e i polli. Ha dodici anni più della moglie e ognuno di quegli anni gli si legge in faccia. I capelli diradati sulla fronte, i baffi ispidi, gli occhi di un azzurro vacuo. A volte racconta storie interessanti. Spesso si lascia andare su una poltrona, l’amata bottiglia di brandy sul tavolino accanto, il viso ruvido e arrossato, le mani tremanti.
Edith, discendente di un’antica e ricca famiglia newyorchese, è un’autrice nota negli Stati Uniti. Ha scritto un romanzo sull’aristocrazia finanziaria americana, La casa della gioia, che è stato osannato dalla critica. Anche se ha superato i quaranta, ha comunque una figura giovanile, snella, grandi occhi nocciola, una massa splendente di capelli biondo rame. La sua rigida e antiquata educazione la costringe in vestiti fatti di strati su strati di stecche e mussola che non le donano affatto. Ma quegli abiti ingombranti celano un animo inquieto e un cuore pronto ad accendersi.
A Parigi, frequenta il salotto della Comtesse Rosa de Fitz-James, un’ebrea austriaca vedova di un dispotico conte, che si circonda di una vasta ed eccentrica bohème: l’Abbé Mugnier, con il suo comico ciuffo di capelli bianchi e un senso dell’umorismo a dir poco boccaccesco; il drammaturgo Paul Hervieu e il poeta Abel Bonnard, puntualmente impegnati in strenue dispute su cosa renda bello l’essere umano; il ballerino russo Alexi Toplar e il maestro Emmet de Carlo, che si guardano con eccessivo affetto, men-tre la moglie di Toplar li osserva imbronciata; l’incantevole Anna Comtesse de Noailles, la giovane poetessa che con i suoi versi audaci e sensuali inebria ogni vero lettore di Francia e che tutti i pittori sono in attesa di ritrarre. Un mondo fatto di charme, agio e costumi eccentrici che attrae la scrittrice americana. Un mondo, tuttavia, che le rimarrebbe estraneo se non si imbattesse un giorno in uno di quei giovanotti alla moda che frequentano Henry James, e ai quali lo scrittore elargisce la sua saggezza. Si chiama Morton Fullerton, è un americano che scrive per il londinese Times e parla e veste come un perfetto francese: cravatta color melanzana, trafitta da una candida perla, camicia inamidata con il plastron separato.
Nei suoi occhi color zaffiro, nelle sue ciglia nerissime e lunghe come quelle di una giraffa e, soprattutto, al cospetto del suo atteggiamento sfrontato e virile, naufraga il cuore di Edith Jones, maritata Wharton.
Basato sulla corrispondenza privata di Edith Wharton, L’età del desiderio è un elegante e appassionato romanzo biografico che narra l’«educazione sentimentale» di una donna agli inizi del Novecento. Un’opera che, con una prosa raffinata e toccante, riporta in vita un tempo dimenticato e la figura complessa e attraente di una delle più grandi scrittrici della prima metà del Novecento.
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Non volare via
di Sara Rattaro
Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Quello è l'unico momento in cui sente come gli altri. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?".
Un uccellino è volato via e Matteo lo ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. E' il padre è essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza nel nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore è travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni.
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."
Regole:
- Essere lettori fissi (in quanto faccio questo regalo a chi mi ha seguito e che commenta i miei deliri giorno per giorno che sia da poco o da molto, senza di voi questo blog non sarebbe il luogo speciale che è ^_^)
- Lasciate nei commenti un email valida - se non volete inviarmi la vostra email pubblicamente potete inviarmela a: happyredbook@hotmail.it
- Rispondere alla domanda del giorno... Se vi dico color nero: qual è il primo libro che vi viene in mente con il colore di questa cover? E perchè?
*** *** ***
Come sempre avete tempo fino al 23 ottobre...
11 commenti:
Non so se ho capito bene: quale libro mi viene in mente pensando al colore nero?
Ok, sarò onesta: il "nero" mi fa subito venire in mente "Twilight", forse perché è il primo o il più famoso dei libri "con la copertina nera". Per me l'associazione è quasi immediata...
mail: serekiko.kyra@gmail.com
Lithium di Marika Cavaletto e Chiara Bianca D'Oria è il primo romanzo che mi è venuto in mente. In realtà solo perchè l'ho visto nell'altro tuo post >.< non lo conoscevo ma la cover mi ha subito colpita: è semplice e affascinante.
Appunti di un venditore di donne, Giorgio Faletti.
Faletti è un mio concittadino, ho letto quasi tutti i suoi libri, questo è uno dei migliori.
Between the Devil and The Deep blue Sea.
Devo ancora leggerlo ma la copertina è nera ed il libro in sè mi sa di cupo e sinistro!
franniepanglossa@gmail.com
Mi fa pensare alla serie Black Friars! il mondo di Virginia de Winter è cosi oscuro, cosi nero, ma meraviglioso!!!!
Mary.mary1993@yahoo.it
Il nero mi fa pensare alla saga di Twilight....ad Edward...al mondo oscuro dei vampiri con le sue tenebre ....sexy ed affascinanti!!^__^
rossellaleone@gmail.com
Ciao! Nuova follower! Complimenti per la grafica del blog, la adoro! Adoro partecipare anche a questi eventi librosi. Tantissimi auguri per il traguardo raggiunto! :D
Per quanto riguarda la domanda, ad impatto il primo libro che mi è venuto in mente è stato Hunger Games, lo so che la prima versione del libro non ha niente di nero, ma io sono venuta a conoscenza della saga quando è uscita la versione con le copertine nere che devo ammettere sono molto più belle della prima versione. La storia, secondo me, è anche invasa dal nero, l'atmosfera del distretto 12, degradato, lo sterminio di massa. Ritengo, inoltre, che il colore che regna nella capitale lussuosa sia un modo per mascherare tutto il nero che li circonda, quasi come se volessero contrastarlo a forza di vestiti e acconciature eccentriche e super colorate.
Pubblicizzo sul mio blog e la pagina facebook!
innamoratadeilibri.blogsot.it
https://www.facebook.com/InnamorataDeiLibri?ref=hl
e-mail: innamoratadeilibri@live.it
Mmmmm se penso a una cover nera mi viene in mente la serie house of night, tutti i libri hanno lo sfondo nero notte
leda.92@hotmail.it
Beh, se dovessi pensare ad una cover nera, a me viene in mente Eternity, primo romanzo della Maizel :) Il nero richiama le tenebre e l'oscurità da cui la protagonista, in origine un vampiro, decide di uscire per avvicinarsi alla luce, quindi agli essere umani. Ecco il perché della rosa che sta per sbocciare :D
E-mail: savannah91@live.it
proibito di Tabita Suzuma...
Ho adorato quel libro, e per il tema appunto proibito che affronta mi ricorda il colore nero! ;)
E poi il nero è il colore che mi ha lasciato dentro, quel libro mi ha davvero fatta stare male!
fox_face@hotmail.it
mi viene in mente Accabadora della Murgia, dove lo scuro predomina molto sulla cover :) (http://www.einaudi.it/var/einaudi/contenuto/copertina/978886621311MED.jpg)
il nero mi fa pensare al mistero, a qualcosa di oscuro, impenetrabile, un po' inquietante
angyarmy@hotmail.it
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