Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?
-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.
Finalmente riesco a mettermi in pari anche se con un giorno di ritardo e a un'ora indecente, almeno per questa volta, con la rubrica Chi ben comincia... che sta arrivando a quota 140 puntate senza contare tutte quelle che ho saltato 😁 e vi presento un libro che devo dirvi mi ha catturata parecchio tant'è che ho intenzione di continuarlo 😏
Per molto tempo ho pensato che il momento in cui si incontra il grande amore della nostra vita dovesse somigliare alla scena di un film. Be', non proprio uguale, ovviamente, con la sequenza al rallentatore, il vento che soffia tra i capelli e la musica a salire piano piano, ma credevo che almeno sarebbe successo qualcosa, capite? Il cuore che si ferma per un istante. L'anima che sussulta perchè una voce dentro ti dice: <<Merda! Eccola. Finalmente, dopo tutto questo tempo, è arrivata.>>
Quando il secondo martedì dell'ultimo anno di liceo Grace Town arrivò con dieci minuti di ritardo alla lezione pomeridiana di teatro tenuta da Mrs Beady, non accadde nulla di tutto ciò. Grace era il genere di persona che si faceva notare in qualunque stanza entrasse, ma non per quel tipo di ragioni che suscitano un sentimento immediato ed eterno. Era alta nella media, di corporatura nella media, carina nella media, tutte cose che avrebbero dovuto facilitarle l'integrazione in un nuovo liceo senza la teatrale simbologia che di solito accompagna le storie di questo tipo.
Ma tre cose di lei saltavano subito all'occhio, prima che la sua ordinarietà arrivasse a salvarla:
1. Grace indossava abiti da ragazzo dalla testa ai piedi. Non parlo dello stile da maschiaccio tipico dello skater, ma veri e propri vestiti da ragazzo troppo grandi per lei: jeans che in teoria avrebbero dovuto essere aderenti erano tenuti su ai fianchi da una cintura. Nonostante fosse solo metà settembre, indossava maglione, camicia a quadri e berretto di lana, e una collanina di cuoio con un ciondolo a forma di ancora.
2. Grace non era l'immagine della pulizia né della salute. Voglio dire, ho visto drogati più in forma di lei quella mattina. (In realtà non ho visto tutti questi drogati, ma ho guardato The wire e Breaking Bad, che non è poco) I capelli, biondi, erano spettinati e tagliati male, la pelle era giallognola, e sono abbastanza sicuro che se quel giorno l'avessi annusata, avrei scoperto che puzzava.
3. Se tutto questo non fosse bastato per compromettere le sue possibilità di integrazione in un nuovo liceo, Grace Town camminava con un bastone.
È andata così. Così l'ho vista la prima volta. Niente scena al rallentatore, niente brezza, niente colonna sonora, e sicuramente nessun tuffo al cuore.
- I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland -
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