venerdì 19 luglio 2013

Recensioni: "ll suono di mille silenzi" & "Mille volte niente" di Emma La Spina

Buon giorno, altre due recensioni dei due libri di Emma La Spina... Mi hanno lasciata veramente senza parole, a pensare che in Italia succedano seriamente queste cose è raccapricciante...

Titolo: Il suono di mille silenzi
Autore: Emma La Spina
Editore: Piemme
Pagine:
Prezzo: 9,90€

Trama: Sua madre - una donna fredda e dura, che lei ha visto solo in rare occasioni ha partorito e abbandonato undici figli. Lei è la decima. Da subito, non ha diritto a nulla, né a una casa, né a una famiglia. Nemmeno il nome le appartiene. Perché Emma le viene assegnato dalle suore il giorno del suo ingresso nell'istituto che accoglie un migliaio di bambine come lei. Un luogo di deprivazione e di autentico terrore dove, su tutto, domina un innaturale silenzio. La vita delle piccole ospiti, del tutto priva di amore, di un qualsiasi gesto di affetto, è fatta della crudele monotonia che scandisce ogni giorno. Mai un gioco, una bambola, una fiaba. Solo regole inflessibili e punizioni corporali, cui si aggiungono più sottili tormenti e vessazioni psicologiche. Nell'istituto - i famigerati "collegi" menzionati come spauracchio a generazioni di bambini - le bimbe non hanno alcun contatto con l'esterno.

Titolo: Mille volte niente
Autore: Emma La Spina
Editore: Piemme
Pagine: 256
Prezzo: 10,00€

Trama: "Sono una donna bambina. Una donna segnata da un'infanzia e un'adolescenza trascorse in istituti per orfani. lo che orfana non sono. Nel chiuso di quelle stanze, mi è stata rubata la bellezza dei primi anni, la meraviglia della crescita, lo stupore per il mondo. E ho avuto in cambio dolore, umiliazione, ignoranza. Per questo, quando la porta di quelle stanze si è spalancata, ho dovuto imparare ogni cosa, mentre gli altri sapevano già. Il racconto della mia storia riprende da dove l'avevo interrotto. Un mattino d'estate, il giorno successivo ai miei diciotto anni e poco prima di affrontare l'esame di maturità, vengo espulsa dall'istituto. Buttata in mezzo a una strada, letteralmente. Tutti i miei averi sono un diario, un libro di scuola e gli abiti che porto addosso. Con quelli inizierò a percorrere la mia strada, senza sapere quale sia, senza sapere nemmeno se c'è per me, da qualche parte, una strada. Non so nulla, neppure il significato delle cose più naturali della vita. Le imparerò tutte sulla mia pelle. Lentamente imparerò a difendermi. Ma ci vorranno anni, e forse ancora non mi sento del tutto salda nei risultati che ho raggiunto. Certo una cosa per me, oggi, è più importante di ogni altra: la famiglia che mi sono creata. I figli, soprattutto. Sono il mio tesoro prezioso. Sono quello per cui è valsa la pena resistere. Per questo a chi mi domanda cosa voglio ora, rispondo: niente, mille volte niente. Ho avuto tutto." (E. La Spina)

Recensione


Emma La Spina ci racconta nel primo libro della sua cruda, triste e vera realtà della sua infanzia fino ai 18 anni negli orfanotrofi del sud.

Nel secondo libro invece ci racconta della sua vita fuori, con tutti i traumi, tutto il bagaglio di sofferenze e dure punizioni negli orfanotrofi, le difficoltà che incontra per cercare si sopravvivere, per cercare di avere, se pur, momentaneamente un tetto sopra la testa, un boccone di mangiare, un paio di scarpe e una maglia per coprirsi quando fa freddo.

Entrambi i libri, ma sopratutto il primo: sono libri duri, sofferti, piene di lacrime amare che ci ritroviamo a voler cacciare insieme ad Emma. 
Una scrittura senza fronzoli, lineare e cruda, senza censure racconta le cose incredibili e disgustose, ingiuste, non si dovrebbero costringere i bambini a vivere: senza un briciolo di amore, di tenerezza, come se fossero bestie. I bambini sono essere umani e in quanto tali hanno diritto a potersi lavare, vestiti che possano mantener caldo, non bacchettati, menati, sgridati anche senza che abbiano fatto nulla, ma solo per il semplice fatto che respirano e sono cattive. Punizioni veramente agghiaccianti e crudeli, umilianti: a tutti i bimbi succede di fare pipì a letto. Bè se succede ti metti le mutandine sporche di pipì in testa e vai girando con quelle, il lenzuolo quello ti tieni, lo fai asciugare e poi lo rimetti. Non importa che sia impregnato di puzza, fatti tuoi non dovevi farlo.
C'è cose dell'altro mondo!!!

Ammiro questa donna, che nonostante tutto, tiene duro, affronta la vita giorno per giorno, affrontando tutti gli ostacoli che la vita gli para davanti, senza scappatoie, ma solo con le sue forze, con la sua intelligenza, la sua tenacia, nonostante sia una donna fragile e bisognosa d'amore, lei non molla. 
Si aggrappa ai suoi figli e si spacca la schiena, pur di dargli un tetto, dei vestiti e amore... tanto, tanto amore, pur di non fargli conoscere l'inferno che ha passato lei.
Avrebbe potuto prostituirsi come hanno fatto molte ragazze che sono cresciute con lei, pur di avere tutto ciò che non hanno mai avuto, bei vestiti, belle scarpe, trucchi, profumi, una bella macchina, un bel taglio di capelli, lo stomaco pieno, ma lei no, lei non ha mai preso la strada facile.
Una donna da ammirare, che nonostante la dura vita ha avuto il coraggio di denunciare apertamente quello che l'Italia tanto magistralmente nasconde dietro le belle apparenze...
Non posso che consigliare questi due libri, sopratutto il primo a tutti per conoscere un Italia sconosciuta ^_^

Voto: 5/5

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