Chi ben comincia... è la rubrica ideata dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri che ringrazio perchè questa rubrica mi piace tantissimo e poi non so vi può essere utile per stuzzicare la vostra curiosità ^^ Questa rubrica la posterò ogni giovedì ^_^... In che cosa consiste?
-Apri un libro a caso dalla tua libreria
-Riporta le prime 5, 10, 15 frasi dell'inizio del libro
-Aspetta i commenti.
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Così recita l'adesivo sbrindellato appiccicato allo schedario accanto al refrigeratore dell'acqua. Ma oggi c'è poco da ridere: Dio sta arrivando sul serio e la gente ce la mette davvero tutta per far finta di lavorare. Michele e Raffaello sono lì impalati accanto alla boccia gorgogliante dell'acqua con un fascio di scartoffie in mano (caro vecchio trucco da impiegati: come far sembrare affaccendato un fancazzista cronico) e la conversazione - invece della chiacchierata rilassata che i due angeli hanno sciorinato in quel punto esatto per tutta la settimana - è arrancante, frettolosa e pronunciata a mezza bocca, quasi sottovoce, accompagnata da continue occhiate verso il corridoio principale.
- Quand'è che torna il vecchio? - chiede Raffaello.
- Da un momento all'altro. Tarda mattinata, secondo Jeannie, - risponde Michele senza nemmeno alzare lo sguardo. E' concentrato sul refrigeratore dell'acqua: tira la levetta con forza e una grossa bolla risale il recipiente di cristallo.
- Porca miseria credi che sarà incazzato?
- Incazzato? -Michele ci pensa su, e intanto tiene d'occhio l'ufficio principale, sorseggiando l'acqua.
L'ufficio principale in paradiso è uguale a qualsiasi altro ufficio open space: cubicoli, scrivanie con le vaschette straripanti di fogli, telefoni, cestini, fotocopiatrici e scaffali carichi di cartellette e fascicoli. Ma c'è qualche differenza.
In paradiso, ovviamente, a illuminare l'ufficio non ci sono tubi fluorescenti: al contrario, tutto è soffuso, rischiarato, inondato (mettetevela come vi pare) di pura luce celeste, la luce nuova di zecca di una tersa mattinata di maggio. L'atmosfera lavorativa è in genere felice, concentrata, entusiasta (anche se oggi, per ovvi motivi, c'è una corrente sotterranea di snervante attesa) perchè nell'ufficio principale del paradiso, naturalmente è sempre venerdì pomeriggio. Altra piccola differenza: l'alveare di scrivanie e cubicoli si estende a perdita d'occhio, appiattendosi fino all'orizzonte, ed è circondato da batuffoli vaporosi di nuvole. Forse qualcuno resterà sorpreso venendo a sapere che in paradiso si lavora, e invece è stata una delle trovate più azzeccate di Dio. (E a Dio capita spesso di averne). - La gente ama lavorare, - ha detto Pietro.
- Cazzo, la gente ha bisogno di lavorare. Pensa a quelli che sono disoccupati da una vita. Pensa ai ricchi sfaccendati. Ti sembrano felici? - Di conseguenza, chiunque in paradiso voglia di un lavoro - ed è la maggioranza - lo ottiene.
Michele si scola il bicchierino di carta fino all'ultima goccia e socchiude gli occhi per la goduria. L'acqua in paradiso... Bé, potete immaginarvela.
- Incazzato? - ripete Michele. - Sarà incazzato nero!
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