Il nostro amore è per sempre
di James Patterson e Emily Raymond
Se volete il mio parere, le
belle sorprese nella vita sono sempre troppo poche. Il compleanno e Natale sono
solo due volte l’anno su cui poter contare.
Robinson mi guardava come se mi avesse smarrito un milione di anni prima
e avesse perso ogni speranza di ritrovarmi.
Naturalmente che avevo scritto di lui. Era il mio miglior amico, quello
che mi conosceva meglio di chiunque altro. Quello a cui pensavo circa il
settantacinque per cento del mio tempo da sveglia, se non di più.
C’era un’altra cosa di cui non avevo tenuto conto ed era la possibilità
di innamorarmi, velocemente e irrevocabilmente come si precipita da una
scogliera e accorgermi di amare qualcuno significava di aver voglia
contemporaneamente di picchiarlo e abbracciarlo, e magari anche di doverlo
veder morire. No, di questo non avevo tenuto conto.
Come avrei fatto a abituarmi a stare sola, a essere senza di lui,
adesso che sapevo esistere queste sensazioni? […] non mi ero mai resa conto di
quanto fosse complicato la parola INSIEME.
<<Axi>> disse Robinson, adesso più dolcemente. <<Se
questo viaggio è un errore, è il più bello che potremo mai fare.>>
E dallo sguardo che posò su di me capì che aveva ragione.
Alzai la mano. <<Robinson…>>
Lui mi ignorò. << Non ha importanza che aspetto ha la fine. Conta
solo che sia arrivata. Bam, e sei finito. ,a la vita, Axi? Ci sono tante
gradazioni di vita. La puoi vivere bene, oppure mezzo addormentato. Puoi scendere
in slitta da una duna di sabbia o passare il tempo davanti al televisore. E non
voglio assomigliare a uno stupido programma pomeridiano, ma tu devi continuare
a vivere come in queste ultime settimane. Rischia, Axi. È questo il segreto. Giocati
tutto.>>
E così sotto un cielo del Colorado tanto blu da far male agli occhi, arrivammo alla
terribile verità. Puoi pianificare la fuga, abbandonare la tua vita e la tua
famiglia e volare in autostrada su un’auto rubata. Ma ci sono cose alle quali
non puoi fuggire.
Cose come il cancro. Perché ti accompagnano nel tuo viaggio.
Fino al giorno in cui avevo incontrato Robinson. Fino al giorno in cui
lui mi aveva trovato.
Se la vita fosse un film, avremmo avuto quello che si chiama un
incontro fatale.
Incredibile come la bellezza possa essere così fuggevole.
<<Dove stanno le istruzioni per le cose importanti? Perché a me
servono>>, gridai. <<Per esempio, dove trovo le istruzioni per, che
ne so, la vita?>>
La risata di Robinson si affievolì e poi si spense. <<Axi, se
avessimo delle istruzioni non sarebbe più vita. Sarebbe un incarico. Lavoro in
fabbrica. Non sapere è una delle voci essenziali del contratto.>>
La paura era esaltante, spaventosa e fantastica e, se prima avevo
creduto che mi sarebbe venuto un infart, ora stava succedendo per davvero.
E ne stavo adorando ogni singolo, folle, eccitatissimo istante!
In quei pochi attimi mi spogliai della mia reputazione di brava ragazza
di provincia come di un vecchio maglione, e lo bruciai nelle fiamme del logo
Harley.
È possibile amare qualcuno più della propria vita, e nonostante questo
non riuscire mai a sapere con certezza tutto quello che gli passa per la mente?
<<Ti amo, Axi Moore>> sussurrò lui. <<Che cos’altro
ti posso dire?>>
Scossi la testa e sorrisi, gli occhi che bruciavano. Ero ancora così
emozionata che non riuscii a spiccicare parola. Se la vita senza parola era
così – una vita di fatti, non solo chiacchiere – ero pronta a non parlare mai
più da quel preciso momento.
Quando le nostre labbra calde e morbide si incontrarono, il mio corpo
fu pervaso da elettricità. Sono sicura che cominciai a brillare. Ero diventata
una stella.
Baciare Robinson era stato come arrivare in fondo al deserto e trovare
una sorgente. Era stato il sole dopo anni di inverno. Era stato Natale nel mese
di giugno. Era stato… Oh, ma che idiozia, perché perdere tempo con sciocche
espressioni poetiche?
Quello che provavo era gioia allo stato puro.
Per un po’ Robinson rimase zitto. Eravamo dall’altra parte del fiume
quando parlò, e ormai credevo che si fosse addormentato.
<<Mi piace come ti tocchi la punta del naso quando pensi
intensamente a qualcosa>>, disse, fissando lo sguardo su di me. <<Mi
piace quando ti aggiusti i capelli dietro le orecchie e loro ti scivola subito
di nuovo sulla faccia. Mi piacciono i tuoi occhi e le tue labbra perfette. Mi piace
il tuo smalto per le unghie che, quelle volte che ti prendi la briga di
metterlo, è sempre un po’ scrostato. Mi piace quando usi parole stravaganti che
poi a casa devo cercare sul vocabolario. Mi piace quella minuscola voglia a
mezzaluna che hai sul mignolo sinistro. Mi piace quando…>>
Non avevo bisogno di sentire altro. Lo dovevo assolutamente baciare.
<<Sai il tuo è l’unico libro che abbia mai desiderato di leggere.
Quindi scrivilo Axi. Ce la puoi fare. Puoi fare tutto quello che vuoi. Voglio dire,
guardati! Non sei più una BB. Sei cresciuta, sei diventata grande.>>
Risi amareggiata. <<Non mi manca, la BB.>>
<<A me piaceva. Mi piaceva anche la ragazza malata che eri quando
ti ho conosciuta, e quella brava a scuola, e quella che non sapeva guidare ma
ci provava lo stesso. Mi sono piaciute la ladra di automobili, l’autostoppista,
al citatrice di romanzi che non ho mai letto e quella che odia le slim jim. Axi
Moore, ho amato e apprezzato tutte le “te” che ho conosciuto.>>
Tornai da lui e gli posai la testa sul petto. <<Sarò sempre la
tua ragazza>>, dissi a bassa voce.
<<Lo so.>>
Guardai le nostre dita intrecciate e pensai: Per cosa sono fatte le mani se non per questo? Per tenersi strette. Per tenersi aggrappate.
Guardai le nostre dita intrecciate e pensai: Per cosa sono fatte le mani se non per questo? Per tenersi strette. Per tenersi aggrappate.
3 commenti:
*-* bellissime!!!! non conoscevo questo libro...
non conoscevo nemmeno il tuo blog, è carinissimo! :))
*-* bellissime!!!! non conoscevo questo libro...
non conoscevo nemmeno il tuo blog, è carinissimo! :))
Grazie Elisa ^_^ piacere di conoscerti :) se ti capita leggilo questo libro che è magnifico *_*
Posta un commento