sabato 21 giugno 2014

Frasi: "Il nostro amore è per sempre" di James Patterson e Emily Raymond

Il nostro amore è per sempre
di James Patterson e Emily Raymond


Se volete il mio parere,  le belle sorprese nella vita sono sempre troppo poche. Il compleanno e Natale sono solo due volte l’anno su cui poter contare.


Robinson mi guardava come se mi avesse smarrito un milione di anni prima e avesse perso ogni speranza di ritrovarmi.


Naturalmente che avevo scritto di lui. Era il mio miglior amico, quello che mi conosceva meglio di chiunque altro. Quello a cui pensavo circa il settantacinque per cento del mio tempo da sveglia, se non di più.


C’era un’altra cosa di cui non avevo tenuto conto ed era la possibilità di innamorarmi, velocemente e irrevocabilmente come si precipita da una scogliera e accorgermi di amare qualcuno significava di aver voglia contemporaneamente di picchiarlo e abbracciarlo, e magari anche di doverlo veder morire. No, di questo non avevo tenuto conto.


Come avrei fatto a abituarmi a stare sola, a essere senza di lui, adesso che sapevo esistere queste sensazioni? […] non mi ero mai resa conto di quanto fosse complicato la parola INSIEME.


<<Axi>> disse Robinson, adesso più dolcemente. <<Se questo viaggio è un errore, è il più bello che potremo mai fare.>>
E dallo sguardo che posò su di me capì che aveva ragione.


Alzai la mano. <<Robinson…>>
Lui mi ignorò. << Non ha importanza che aspetto ha la fine. Conta solo che sia arrivata. Bam, e sei finito. ,a la vita, Axi? Ci sono tante gradazioni di vita. La puoi vivere bene, oppure mezzo addormentato. Puoi scendere in slitta da una duna di sabbia o passare il tempo davanti al televisore. E non voglio assomigliare a uno stupido programma pomeridiano, ma tu devi continuare a vivere come in queste ultime settimane. Rischia, Axi. È questo il segreto. Giocati tutto.>>


E così sotto un cielo del Colorado tanto  blu da far male agli occhi, arrivammo alla terribile verità. Puoi pianificare la fuga, abbandonare la tua vita e la tua famiglia e volare in autostrada su un’auto rubata. Ma ci sono cose alle quali non puoi fuggire.
Cose come il cancro. Perché ti accompagnano nel tuo viaggio.


Fino al giorno in cui avevo incontrato Robinson. Fino al giorno in cui lui mi aveva trovato.
Se la vita fosse un film, avremmo avuto quello che si chiama un incontro fatale.


Incredibile come la bellezza possa essere così fuggevole.


<<Dove stanno le istruzioni per le cose importanti? Perché a me servono>>, gridai. <<Per esempio, dove trovo le istruzioni per, che ne so, la vita?>>
La risata di Robinson si affievolì e poi si spense. <<Axi, se avessimo delle istruzioni non sarebbe più vita. Sarebbe un incarico. Lavoro in fabbrica. Non sapere è una delle voci essenziali del contratto.>>


La paura era esaltante, spaventosa e fantastica e, se prima avevo creduto che mi sarebbe venuto un infart, ora stava succedendo per davvero.
E ne stavo adorando ogni singolo, folle, eccitatissimo istante!
In quei pochi attimi mi spogliai della mia reputazione di brava ragazza di provincia come di un vecchio maglione, e lo bruciai nelle fiamme del logo Harley.


È possibile amare qualcuno più della propria vita, e nonostante questo non riuscire mai a sapere con certezza tutto quello che gli passa per la mente?


<<Ti amo, Axi Moore>> sussurrò lui. <<Che cos’altro ti posso dire?>>
Scossi la testa e sorrisi, gli occhi che bruciavano. Ero ancora così emozionata che non riuscii a spiccicare parola. Se la vita senza parola era così – una vita di fatti, non solo chiacchiere – ero pronta a non parlare mai più da quel preciso momento.


Quando le nostre labbra calde e morbide si incontrarono, il mio corpo fu pervaso da elettricità. Sono sicura che cominciai a brillare. Ero diventata una stella.


Baciare Robinson era stato come arrivare in fondo al deserto e trovare una sorgente. Era stato il sole dopo anni di inverno. Era stato Natale nel mese di giugno. Era stato… Oh, ma che idiozia, perché perdere tempo con sciocche espressioni poetiche?
Quello che provavo era gioia allo stato puro.


Per un po’ Robinson rimase zitto. Eravamo dall’altra parte del fiume quando parlò, e ormai credevo che si fosse addormentato.
<<Mi piace come ti tocchi la punta del naso quando pensi intensamente a qualcosa>>, disse, fissando lo sguardo su di me. <<Mi piace quando ti aggiusti i capelli dietro le orecchie e loro ti scivola subito di nuovo sulla faccia. Mi piacciono i tuoi occhi e le tue labbra perfette. Mi piace il tuo smalto per le unghie che, quelle volte che ti prendi la briga di metterlo, è sempre un po’ scrostato. Mi piace quando usi parole stravaganti che poi a casa devo cercare sul vocabolario. Mi piace quella minuscola voglia a mezzaluna che hai sul mignolo sinistro. Mi piace quando…>>
Non avevo bisogno di sentire altro. Lo dovevo assolutamente baciare.


<<Sai il tuo è l’unico libro che abbia mai desiderato di leggere. Quindi scrivilo Axi. Ce la puoi fare. Puoi fare tutto quello che vuoi. Voglio dire, guardati! Non sei più una BB. Sei cresciuta, sei diventata grande.>>
Risi amareggiata. <<Non mi manca, la BB.>>
<<A me piaceva. Mi piaceva anche la ragazza malata che eri quando ti ho conosciuta, e quella brava a scuola, e quella che non sapeva guidare ma ci provava lo stesso. Mi sono piaciute la ladra di automobili, l’autostoppista, al citatrice di romanzi che non ho mai letto e quella che odia le slim jim. Axi Moore, ho amato e apprezzato tutte le “te” che ho conosciuto.>>
Tornai da lui e gli posai la testa sul petto. <<Sarò sempre la tua ragazza>>, dissi a bassa voce.
<<Lo so.>>
Guardai le nostre dita intrecciate e pensai: Per cosa sono fatte le mani se non per questo? Per tenersi strette. Per tenersi aggrappate.

3 commenti:

Unknown ha detto...

*-* bellissime!!!! non conoscevo questo libro...
non conoscevo nemmeno il tuo blog, è carinissimo! :))

Unknown ha detto...

*-* bellissime!!!! non conoscevo questo libro...
non conoscevo nemmeno il tuo blog, è carinissimo! :))

Debora ha detto...

Grazie Elisa ^_^ piacere di conoscerti :) se ti capita leggilo questo libro che è magnifico *_*