L'isola in via degli uccelli
di Uri Orlev
Pagine: 192
Prezzo: 12,00€
Voto: 3.5/5
Trama: Polonia. Ghetto di Varsavia. Prelevato dalle SS il padre e scomparsa nel nulla la madre, Alex, undici anni, si trova drammaticamente solo nel suo precario rifugio, un edificio diroccato colpito da una bomba all’inizio della guerra. E questo suo rifugio, un nido inaccessibile tra i tetti del ghetto, non è così diverso dall’isola deserta di Robinson Crusoe. Il ragazzo non ha altre risorse che la propria energia e il proprio ingegno per sopravvivere, per affrontare la paura, le lunghe notti invernali, il freddo, la fame. È solo, e ha davanti a sé un mondo terrificante. Ma è un bambino. E ha il coraggio e la straordinaria forza vitale dell’infanzia, perciò una visione del mondo che, anche in mezzo alla tragedia dell’Olocausto, non può fare a meno di contemplare il gioco.
Recensione
Un libro delizioso, coinvolgente che ti a volte ti fa trattenere il
respiro perché hai paura che sia il momento in cui i tedeschi lo troveranno e
gioirai con lui a ogni piccola conquista.
Alex è un bambino di 11 anni che vive con il padre nel ghetto durante
la seconda guerra mondiale che dovrà imparare l’arte della sopravvivenza quando
rimarrà solo perché il padre viene preso, e lo farà nello stabile in via degli
uccelli 78. Vivrà tra i due piani superiori ceduti uno sopra all'altro e sarà
proprio questo rifugio che garantirà sicurezza a questo bimbo che dovrà
imparare a muoversi silenzioso come l’ombra, dovrà usare il cervello e le mani e
tenere duro perché il padre gli ha promesso che tornerà e lui dovrà aspettarlo
li, perciò dovrà usare l’ingegno per non farsi scoprire e per sopravvivere
all'inverno e all'inferno tedesco :)
Un libro scritto in maniera semplice e diretta. Un libro capace di
stringerti il cuore, ti fa emozionare con poco, un libro per ragazzi ma adatto
a tutti quelli che cercano una Bella storia!
Veramente consigliatissimo soprattutto per essere letto in questo
periodo così che da ricordarci quanto siamo fortunati ad avere la libertà e a
non dare per scontato tutto ciò che abbiamo, il calore di un camino, una
coperta calda e un letto soffice, la tranquillità di un tetto sopra la testa e
senza la paura che ogni giorno, ogni momento può essere l’ultimo perchè da un
momento all'altro un nazista può far irruzione a casa o sul posto di lavoro per
deportarci in un campo di concentramento solo perché si è ebrei ^_^
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