mercoledì 21 agosto 2013

Anteprime: "L'arciere del Reno" di Alexandre Dumas & "La vergine dei sussurri" di Carole Martinez

Dopo tre giorni di girovagar, finalmente riesco a sedermi davanti al pc e girovagare però tra i vostri blog ^^ avrete notato che non posto anteprime e se lo faccio e perchè quei libri hanno fatto scattare una scintilla in me e perchè comunque non li vedete in giro ovunque vi girate :p perciò ecco i due fortunati entrati nella mia wish list! :)


Titolo: L'arciere del Reno
Autore: Alexandre Dumas
Editore: Donzelli
Pagine: 226
Prezzo: 23,00€

Data di uscita: 28 agosto 2013

Trama«E i quattro arcieri che rimanevano in lizza erano l'oggetto di tutti gli sguardi. Tre di loro avevano già raggiunto la fama per aver disputato e vinto numerosi premi. Del quarto, che era anche il più giovane, tutti si chiedevano quale fosse il nome». «Sul finire dell’anno 1340, in una fredda ma ancora bella notte d’autunno, un cavaliere percorreva il sentiero che costeggia la riva sinistra del Reno. La luna cominciava a irradiare la sua luce d’argento; e noi approfitteremo di quel furtivo raggio di luce per dare una rapida occhiata al notturno viaggiatore»… L’inquietante sospetto di una falsa paternità e di un matrimonio tradito. La rabbia. La sete di vendetta. È questa la temperie di sentimenti che il conte Ludwig di Godesberg rivela all’amico Karl di Hombourg – il cavaliere in cui si è imbattuto il lettore alle prime righe. A fare le spese delle inquietudini e dei sospetti di Ludwig è il figlio Ottone, che viene rinchiuso in monastero, al pari di sua madre, confinata in un convento. Saranno le acque del Reno a salvare Ottone, che gettandosi da una finestra si darà alla fuga e si unirà a una banda di arcieri. L’abilità con l’arco sarà l’arma del suo riscatto che, di torneo in torneo, in una serie di riti d’iniziazione, lo porterà alla scoperta del coraggio, dell’amore, dell’onore, della lealtà e dell’amicizia. Questo racconto dumasiano degli esordi, scritto nel 1838, inaugura uno dei temi preferiti dal suo autore: quello della vendetta, che toccherà il culmine nel Conte di Montecristo. Anche Ottone, infatti, alla fine getterà la maschera e svelerà la sua nobile identità, celata a lungo sotto un’austera armatura e dietro un leggendario scudo fregiato da un cigno altero. Ma a conquistare il cuore della bella Elena ci aveva già pensato la nobiltà del suo animo, prima che quella dei suoi natali… Una storia che, al susseguirsi di emozioni e colpi di scena, unisce le tinte fosche del romanzo cavalleresco, in cui spiriti maligni e benigni tramano e si scontrano per determinare i destini all’ombra del vecchio castello sul Reno. Alle avventure di Ottone seguono quelle del primo conte di Fiandra, Lyderic, narrate nel secondo racconto dumasiano tradotto in questo volume, scritto nel 1839. Cresciuto in una foresta e allattato da una cerva, il conte Lyderic, spinto dal desiderio di conoscere le sue vere origini, parte per un lungo viaggio che lo condurrà fino in Scozia e in Islanda. Lotte contro i draghi, vendette, duelli, segreti inconfessabili: i migliori ingredienti del romanzo dumasiano, a comporre un intreccio che spinge inesorabilmente il lettore a sognare sul filo delle pagine.

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Titolo: La vergine dei sussurri
Autore: Carole Martinez
Editore: Mondadori
Pagine: 220
Prezzo: 12,00€

Data di uscita: 27 agosto 2013

TramaSiamo nella Francia del XII secolo, e Esclarmonde scandalizza la nobile società medievale rifiutandosi di pronunciare il "sì" davanti all'altare. Sceglie invece di dire no: agli uomini, a suo padre, alle tradizioni e a un matrimonio forzato. Rinuncia alle nozze con il giovane e bel Lotario, va contro la volontà del padre, signore temuto del castello, e chiede invece il rispetto della sua scelta di reclusione volontaria in una cella murata, dove nella più buia solitudine si voterà a Dio. Quella che appare come la morte per una ragazzina di quindici anni si trasforma invece in un ritorno alla vita. La sua cella infatti è presto meta di pellegrinaggio per centinaia di fedeli che vanno da lei per lasciarle un messaggio, un sussurro, e riceverne in cambio conforto e salvezza. Quel luogo di reclusione diventa allora per Esclarmonde un crocevia che unisce il suo destino a quello del mondo, la realtà dei vivi con il luogo dei morti, e trasforma l'immobilità in un viaggio interiore senza confini. Profetessa di anime, abitata da ciò che sente e da ciò che vede con gli occhi dello spirito, Esclarmonde sembra l'incarnazione di un miracolo. E del miracoloso ha anche la nascita, in quella cella murata, di suo figlio...

Non vi paiono bellissimi?? *_* mi hanno catturata tantissimo peccato che il primo costa troppo per neanche 300 pagine, ma posso aspettare ;p per il secondo ci farò un pensierino sul prenderlo subito (non trovate che abbia una copertina magnificaaa *___*) anche se ho dei libri da prendere che sto rimandando da troppo tempo.. uffa che ingiustizia :S

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