domenica 14 luglio 2013

Recensione: La piramide del caffè

Buona domenica carissimi ^^ dopo tanto tempo eccomi con una delle troppo recensioni che sto accumulando...

Titolo: La piramide del caffè
Autore: Nicola Lecca
Editore: Mondadori
Pagine: 233
Prezzo: 17,00€ (ed. cartacea)
-Formato ebook-

TramaA diciotto anni, Imi ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere a Londra. A bordo di un vecchio treno malandato ha lasciato l'orfanotrofio ungherese dove ha sempre vissuto e, nella metropoli inglese, si è impiegato in una caffetteria della catena Proper Coffee. Il suo sguardo è puro, ingenuo e pieno di entusiasmo: come gli altri orfani del villaggio di Landor, anche lui non permette mai al passato di rattristarlo, né si preoccupa troppo di ciò che il futuro potrebbe riservargli. Le tante e minuziose regole che disciplinano la vita all'interno della caffetteria - riassunte nel Manuale del caffè cui i dirigenti della Proper Coffee alludono con la deferenza riservata ai testi sacri - gli sembrano scritte da mani capaci di individuare in anticipo la soluzione a qualsiasi problema pur di garantire il completo benessere di impiegati e clienti. La piramide gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra a Imi assai più chiara e rassicurante del complesso reticolo di strade londinesi. Dovrà passare molto tempo prima che Imi - grazie al cinismo di un collega e ai consigli della sua padrona di casa - cominci a capire la durezza di Londra e la strategia delle regole riassunte nel Manuale del caffè. Tanto candore finirà per metterlo in pericolo: e sarà allora Morgan, il libraio iraniano, a prendersi a cuore il destino di Imi, coinvolgendo nel progetto Margaret, una grande scrittrice anziana e ormai stanca di tutto, ma ancora capace di appassionarsi alle piccole storie nascoste tra le pieghe della vita.

Recensione

Ho preso questo libro spinta oltre che dalla meravigliosa copertina (lo so purtroppo sono un mio punto debole >.<) anche da moltissime recensioni positive.. purtroppo le mie aspettative si sono rivelate troppo alte!

Devo ammettere che ho trovato il libro parecchio coinvolgente, grazie all'alternarsi delle scene.
Vediamo cosa succede nell'orfanotrofio, come vivono i bimbi ungheresi. Questa forse è la parte che ho maggiormente preferito, ed è anche quella più piccola.
I bimbi qui sono felici, i compleanni sono occasioni di grande gioia, non sono maltrattati anzi qui tutti sono amati e coccolati nonostante la loro povertà e la loro condizione.
Poi abbiamo la parte che riguarda Imi che finalmente compiuti i 18 anni, può andare a vivere nella Londra che ha sempre sognato, e trova lavoro in una caffetteria della catena Proper Coffee.
E' un ragazzo semplice, con saldi principi morali, vissuto sempre nel bene e quindi è facile che scambi tutto ciò che luccica per oro. Infatti la Proper Coffee lo vede come un posto fantastico, e perfino il manuale si studia per poter svolgere al meglio il suo lavoro al bar, vuole fare le cose per bene, ma non ha capito che l'importante è guadagnare perchè i proprietari vogliono vincere il viaggio offerto dal proprietario ai responsabili della catena che ha guadagnato di più.
Fortunatamente ci sono due ragazzi che lo aiuteranno tra questi c'è Morgan che conosce una famosa scrittrice che ha vinto il premio Nobel che si rivelerà essere preziosissima per il futuro di Imi.

E' un bel libro, scorrevole, semplice, commuovente nel leggere di questi bimbi e della felicità che Imi prova per le cose semplici, è di buona compagnia ma è un libro che non ti lascia nulla, c'è non so come dirvelo, una volta chiuso il libro non è quel libro che ti fa ripensare ai protagonisti, alla storia, nada, zero, tabula rasa.. Lo chiudi e pensi che avresti potuto trovare di meglio, nonostante fosse carino.
Eppure penso che sia una cosa mia, il fatto che non sia scattata la scintilla, non un fattore di protagonisti, perciò non mi sento di sconsigliarne la lettura ^_^
Che ne dite lo avete letto?

Voto: 2/5


2 commenti:

serena ha detto...

Capita di rimanere impassibili di fronte a dei libri potenzialmente molto carini... Però è così, se la scintilla non scatta, non scatta.

Debora ha detto...

Infatti, purtroppo ci sono rimasta parecchio male, mi aspettavo molto e ho ottenuto poco... :)