Poesy... una mia rubrica che racchiude la mia piccola mania/passione/ossessione di raccogliere nei quaderni poesie, frasi, citazioni prese ovunque.
- Un bel libro .... si definisce
tale quando il lettore arrivato alla fine pensa a tutte le cose che ha letto,
guarda la copertina e sorride con una punta di tristezza, perché sente che quei
personaggi gli mancheranno. E' un libro che dispiace di aver finito.
(Joel Dicker)
- « Quando ti porti dietro un libro, avviene qualcosa di straordinario:
le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi. E un giorno ti basterà
risfogliarle per tornare con il pensiero al luogo dove le hai lette per la
prima volta: le immagini, gli odori, il gelato che ti eri gustata... Credimi, i
libri sono un po' come la carta moschicida: a nient'altro i ricordi restano
attaccati così bene come alla carta stampata »
(da: Cuore d'inchiostro di Cornelia Funke)
- Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il
ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il
ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia per scivolare in
una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.” (Fabrizio De Andrè)
- "A volte mi capita di non capire come
qualcun'altro possa volerle bene, abbia il diritto di volerle bene, mentre io
l'amo così intensamente, così esclusivamente, che non conosco, non so e non ho
altro che lei." (I dolori del giovane Werther)
- «Per alcune persone,
i libri fanno la differenza tra felicità e infelicità, speranza e disperazione,
una vita degna di essere vissuta e una orribilmente noiosa. » (da: La libreria dei nuovi inizi di Anjali Banerjee)
- Dove trovare il tempo per leggere?
Grave problema.
Che non esiste.
Nel momento in cui mi pongo il problema del
tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. Poiché, a ben
vedere, nessuno ha mai tempo per leggere. Né
i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. La vita è un perenne ostacolo alla
lettura.
[…] Il tempo per leggere è sempre tempo
rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.)
Rubato a cosa?
Diciamo, al dovere di vivere.
[…] Non ho mai avuto tempo per leggere,
eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva.
La lettura non ha niente a che fare con
l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di
essere.
La questione non è di sapere se ho o non ho
tempo per leggere (tempo che nessuno, d’altronde, mi darà), ma se mi concedo o
no la gioia di essere lettore.
(da: Come un romanzo di Daniel Pennac)
- "Nell'ascoltare ero
scossa da singhiozzi convulsi; perché non riuscivo più a reprimere quel che
provavo; costretta ad arrendermi, ero scossa da capo a piedi da una profonda
angoscia. Quando parlai fu solo per esprimere il desiderio violento di non esser
mai nata o almeno di non essere mai giunta a Thornfield.
«Perché vi dispiace lasciarlo?».
La violenza dell'emozione, che il dolore e l'amore esaltavano, reclamava il suo dominio e lottava per ottenerlo pienamente, affermava il suo diritto a imporsi su tutto, a traboccare, a vivere, a elevarsi, a trionfare infine e, sì... a parlare.
«Mi duole di lasciare Thornfield: io amo Thornfield... lo amo perché vi ho vissuto una vita piena e gioiosa... almeno per un momento. Nessuno mi ha calpestata, nessuno mi ha trattata come un oggetto. Non sono rimasta sepolta con esseri inferiori, non sono stata esclusa da ogni barlume di comunione con ciò che è luminoso, vivo e alto. Ho potuto parlare da eguale e con piacere con una persona che rispetto... con una mente originale, vigorosa e aperta. Ho conosciuto voi, signor Rochester; e mi sento piena di terrore e di angoscia nel pensare che devo assolutamente allontanarmi da voi e per sempre. Vedo la necessità della mia partenza, ed è per me come vedere la necessità della morte». (da: Jane Eyre)
La violenza dell'emozione, che il dolore e l'amore esaltavano, reclamava il suo dominio e lottava per ottenerlo pienamente, affermava il suo diritto a imporsi su tutto, a traboccare, a vivere, a elevarsi, a trionfare infine e, sì... a parlare.
«Mi duole di lasciare Thornfield: io amo Thornfield... lo amo perché vi ho vissuto una vita piena e gioiosa... almeno per un momento. Nessuno mi ha calpestata, nessuno mi ha trattata come un oggetto. Non sono rimasta sepolta con esseri inferiori, non sono stata esclusa da ogni barlume di comunione con ciò che è luminoso, vivo e alto. Ho potuto parlare da eguale e con piacere con una persona che rispetto... con una mente originale, vigorosa e aperta. Ho conosciuto voi, signor Rochester; e mi sento piena di terrore e di angoscia nel pensare che devo assolutamente allontanarmi da voi e per sempre. Vedo la necessità della mia partenza, ed è per me come vedere la necessità della morte». (da: Jane Eyre)
- La scoperta di un nuovo piatto è di maggior profitto per l’umanità che
la scoperta di una nuova stella
(jean-anthelme brillant-savarin
Il mondo è una grossa pentola; il cuore il cucchiaio.
Il risultato del pasto dipende da come lo rimesti. (aforismi zen)
2 commenti:
tutte belle le citazioni!!!
questa è quella che mi piace di più..: - «Per alcune persone, i libri fanno la differenza tra felicità e infelicità, speranza e disperazione, una vita degna di essere vissuta e una orribilmente noiosa. » (da: La libreria dei nuovi inizi di Anjali Banerjee)
a me piace sopratutto la prima ^_^
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